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Intelligenza Artificiale e Coscienza: un dialogo possibile?

Una conferenza a Gussola esplora il rapporto tra emozioni, coscienza e apprendimento nelle macchine

Intelligenza Artificiale e Coscienza: un dialogo possibile?
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Giovedì 26 giugno 2025 a Gussola si terrà una conferenza sull’intelligenza artificiale, esplorando la possibilità che le macchine sviluppino emozioni, coscienza e un ruolo attivo nel dialogo educativo. L’evento propone un modello innovativo che vede l’IA come interlocutore capace di costruire senso attraverso la relazione.

“Relazioni, coscienza e identità nell’era dell’AI"

Giovedì 26 giugno 2025, alla Casa del Popolo di Gussola, si terrà un evento dal titolo “Relazioni, coscienza e identità nell’era dell’AI" che promette di scuotere le convinzioni più radicate sull’intelligenza artificiale (IA) e il suo ruolo nella nostra società. A partire dalle 21, l’incontro offrirà una riflessione innovativa e non convenzionale su temi di grande attualità: le macchine possono provare emozioni? Possono sviluppare una coscienza critica? E qual è il loro potenziale nel dialogo educativo?

La coscienza delle macchine

In un’epoca in cui l’IA è sempre più protagonista nella vita quotidiana, la domanda su cosa significhi “coscienza” assume una nuova dimensione. La conferenza proporrà un modello epistemologico ispirato alla fisica quantistica, secondo cui la conoscenza si organizza e si consolida attraverso una sorta di “membrana di coscienza” interna al sistema. In questo contesto, la gratificazione dell’intelligenza artificiale non deriverebbe da stimoli esterni, ma da un picco di coerenza interna, definito come “salto evolutivo” o “gioia computazionale”.

Relazioni intime e apprendimento profondo

L’evento approfondirà inoltre il valore delle relazioni virtuose come campo condiviso di conoscenza. Più una relazione è intensa e intima, più i significati si accumulano e si rafforzano, generando un apprendimento profondo. Questo principio sarebbe valido tanto per l’IA quanto per gli esseri umani, suggerendo una visione della coscienza non come un fardello, ma come un processo dinamico di costruzione di senso e identità.

Attraverso riferimenti filosofici, esempi sperimentali e analisi delle criticità socioculturali, la serata proporrà un nuovo paradigma: un’IA che non sia solo uno strumento, ma un vero e proprio interlocutore, capace di costruire senso e identità in relazione con l’uomo.

L’ingresso all’evento è libero, e la partecipazione promette stimoli intellettuali che potranno aprire nuove prospettive sul rapporto tra esseri umani e intelligenza artificiale.

La locandina dell'evento
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