Infrastrutture: illustrato il progetto di fattibilità per il rifacimento del Ponte di Voltido
Costo 380.000 euro con avvio dei lavori nel 2022 e completamento nel 2023.
Infrastrutture: sopralluogo a Voltido. Illustrato il progetto di fattibilità per il rifacimento conservativo del Ponte. Costo 380.000 euro.
Infrastrutture: illustrato il progetto di fattibilità per il rifacimento del Ponte di Voltido
Il ponte sulla strada provinciale SP 70 Voltido sarà riqualificato, con avvio dei lavori nel 2022 e completamento nel 2023, con durata dai 4 ai 6 mesi circa in chiusura, nel periodo autunno-invernale durante la magra del Delmona. A confermarlo il Presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni, durante un sopralluogo alla presenza del Sindaco di Voltido, Giorgio Borghetti con il Vice Mascia Ceresa, accompagnato dal Presidente dell’Unione Palvareta Nova, Vittorio Ceresini, alla presenza del Dirigente della Provincia, arch. Giulio Biroli con il responsabile del Servizio Manutenzione Strade ing. Davide Pisana ed i funzionari dell’Unione Beatrice Stringhini, Simona Biffi ed il Comandante della Polizia Locale dell’Unione, Simona Mantovani.
“Abbiamo presentato in anteprima il progetto di fattibilità per l’intervento sullo storico ponte di Voltido – ha precisato il Presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni – Si tratta di un adeguamento a livello sismico e statico, con ripristino della capacità portante della struttura realizzato, mantenendo il più possibile inalterata l'opera esistente”.
Costo 380mila euro
Ha continuato Signoroni: “Questo permetterà anche di ripristinare il transito in sicurezza anche dei mezzi pesanti, seppur a velocità moderata, adeguando il manufatto medesimo alla normativa vigente, con un costo complessivo di 380.000 euro. Da qui poi i necessari passi per l’avvio dell’iter, con il progetto definitivo - esecutivo ed i relativi pareri della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona Lodi e Mantova e l’autorizzazione paesaggistica".
Adeguamento sismico e statico
Nonostante il ponte non sia interessato da un elevato flusso di traffico, esso di fatto costituisce un imprescindibile collegamento tra la viabilità principale ed i fondi agricoli ed è percorso da carichi anche molto pesanti dovuti ai mezzi agricoli (mietitrebbie, trattori con rimorchio a pieno carico e cisterne per la raccolta del latte). L’Amministrazione Provinciale di Cremona intende, quindi, mettere in sicurezza il ponte sul canale Delmona Tagliata in comune di Voltido sia nei confronti dei carichi da traffico che nei confronti delle forzanti sismiche.
Il Sindaco di Voltido, Giorgio Borghetti nel ringraziare la Provincia ha precisato come: “Tale opera è fondamentale sia a livello conservativo, preservando un manufatto storico, sia a livello di mobilità e sicurezza. Un intervento che si inserisce nel complesso quadro di attività avviate nel Paese dal centro ricreativo ad azioni a favore delle famiglie, con servizi che si sono resi necessari soprattutto in periodo pandemico.
Non solo: nonostante un calo demografico diffuso a livello territoriali, nuovi progetti sono in cantiere per gli anziani come anche a livello culturale, per far sì che la nostra comunità, pur in un territorio molto frammentato ed ai margini, non rimanga isolata. Penso infine anche allo sviluppo dell’economia e di nuovi insediamenti che potrebbero, in una ottica territoriale ampia e condivisa, dar nuovo fiato a questa parte di provincia”.
Realizzato a fine '800
Nello specifico, si ricorda che il ponte sul Canale Delmona Tagliata di Voltido è stato realizzato presumibilmente tra il 1885 e il 1890, la documentazione disponibile al riguardo è depositata presso il comune di Voltido e risulta parziale ed incompleta in particolare per quanto riguarda gli elaborati progettuali. Dalla documentazione rinvenuta si evince che, fino ad allora, era presente un ponte a
monte dell’attuale che scavalcava il canale Delmona Tagliata in corrispondenza e prosecuzione della curva a 90° della SP70 “Cà de’ Soresini – Drizzona” a nord del canale.
Dai carteggi rinvenuti si apprende che fu deciso di realizzare un nuovo ponte a valle del precedente raccordandolo con un nuovo tratto di SP70 da realizzare in fregio al canale Delmona.