Infermieri, 12 nuovi laureati a Crema: "Pronti a fare la nostra parte"
Un traguardo importante che segna non solo il completamento del percorso accademico, ma anche l’inizio di un’avventura professionale
A Crema si sono laureati 12 nuovi infermieri: tra loro spiccano Alessia Dendena, Elisa Grazioli e Vittorio Uggè che si sono laureati con il massimo dei voti e la lode.
(Foto di copertina: Venturini, Dendena, Ferrari, Marziali)
Infermieri, 12 nuovi laureati a Crema
Crema celebra l’ingresso di 12 nuovi infermieri laureati presso la sede cittadina dell’Università degli Studi di Milano. Un traguardo importante che segna non solo il completamento del percorso accademico, ma anche l’inizio di un’avventura professionale per alcuni di loro, già inseriti nell’organico dell’ASST di Crema.
"Accogliamo con entusiasmo questi giovani che, dopo anni di studio e tirocinio presso il nostro ospedale, hanno scelto di restare nel territorio per contribuire al benessere della comunità," ha dichiarato Alessandro Cominelli, direttore generale dell’ASST di Crema. In un contesto segnato dalla carenza di personale sanitario, l’ospedale si propone di investire sulle nuove generazioni, puntando su un ambiente professionale che favorisca la crescita tecnica e relazionale dei neoassunti.
Un successo nonostante le sfide nazionali
In controtendenza rispetto al calo di iscrizioni ai corsi di laurea in ambito sanitario a livello nazionale, Crema mantiene numeri stabili, dimostrando l’efficacia delle collaborazioni con scuole superiori e il valore del corso di laurea locale.
"È fondamentale rafforzare il legame con il territorio, offrendo agli studenti un orientamento chiaro verso le professioni sanitarie," ha aggiunto Cominelli.
Il risultato di questa strategia è evidente: molti laureati scelgono di iniziare la loro carriera proprio a Crema. Tra loro, Nausicaa Ferrari, che pur abitando a Casalpusterlengo, dichiara: "Desidero lavorare qui, dove mi sono formata per svolgere il lavoro che amo."
Con lei anche Giulia Adamanti, Alessia Dendena, Harpreet Kaur Dhillon, Maria Diaco, Elisa Grazioli, Aurora Lorini, Giulia Martinelli, Chiara Marziali, Vittorio Uggè, Giulia Silvana Venturini, Elisa Di Grigoli. Tre di loro, Dendena, Grazioli e Uggè, si sono laureati con il massimo dei voti e la lode.
I temi affrontati
Le tesi dei nuovi laureati coprono argomenti innovativi e cruciali, riflettendo la complessità e l’evoluzione della professione infermieristica.
Dalla sanità digitale all’intelligenza artificiale, dalla gestione dell’aggressività in pronto soccorso alla qualità della vita dei caregiver, fino a un’indagine storica sul ruolo dell’infermiere nel manicomio di Santa Maria: i temi affrontati sottolineano il passaggio dell’infermiere da figura esecutiva a progettista dell’assistenza.
"Il mio lavoro ha esplorato il ruolo dell’infermiere nella storia," racconta Giulia Venturini. "Un tempo venivano assunti muratori per occuparsi di pazienti psichiatrici. Oggi, l’infermiere è un professionista essenziale, soprattutto nell’ambito della salute mentale, dove le competenze relazionali sono fondamentali."
Altri progetti di tesi, come quello di Aurora Lorini sull’educazione ai corretti stili di vita, o di Elisa Grazioli sulla qualità della vita dei genitori di bambini con autismo, mettono in luce l’impatto sociale e territoriale che questi professionisti possono avere.
Con determinazione e passione, i 12 neolaureati guardano al futuro: c’è chi aspira a lavorare in prima linea, chi vuole specializzarsi ulteriormente e chi punta a diventare un punto di riferimento per le comunità.
"Assistiamo, sosteniamo, ci prendiamo cura," sintetizzano i giovani infermieri. Parole che rappresentano non solo una vocazione, ma un impegno concreto verso la salute e il benessere delle persone. In un ospedale come quello di Crema, le nuove leve sono pronte a fare la differenza.