Inaugurata a Soresina la casa di comunità: è la prima della provincia di Cremona
Presentato in anteprima anche il progetto di teleriabilitazione domiciliare: "Un fiore all'occhiello per la Lombardia".
Soresina: presentata la casa di comunità, è la prima in provincia di Cremona. Moratti: "Questa inaugurazione non è il punto di arrivo, ma di partenza. Il progetto di teleriabilitazione è un fiore all'occhiello per la Lombardia".
Inaugurata a Soresina la casa di comunità
La prima Casa di Comunità della provincia di Cremona è stata inaugurata ieri pomeriggio, venerdì 27 maggio 2022, a Soresina, presso il Polo Sanitario Nuovo Robbiani, alla presenza di Letizia Moratti (Vicepresidente e Assessore al Welfare di Regione Lombardia).
Ad accogliere la Vicepresidente erano presenti: Giuseppe Rossi (Direttore Generale ASST Cremona), Mirko Signoroni (Presidente della Provincia di Cremona), Diego Vairani (Sindaco di Soresina), Salvatore Mannino (Direttore Generale ATS Val Padana), Alessia Sarzi (Presidente e Direttore organizzativo Nuovo Robbiani), Tommaso Trezzi (Direttore Sanitario Nuovo Robbiani), Paola Mosa (Direttore Socio-Sanitario ASST Cremona), i consiglieri regionali Federico Lena e Matteo Piloni, Rosita Viola (in delega dal Sindaco di Cremona), Roberto Mariani (Presidente Assemblea Consortile), Graziano Pirotta (Direttore Azienda Sociale Cremonese), insieme ai rappresentanti degli Ordini Medici e delle Professioni Sanitarie, nonché ad un’ampia rappresentanza dei Sindaci dei comuni limitrofi.
Dopo un momento di preghiera celebrato da Don Angelo Piccinelli e al taglio del nastro, è seguita una visita all’interno della struttura dove Moratti ha potuto constatare quanto è stato fatto e parlare con i presidenti delle Associazioni di Volontariato del territorio, nonché con i professionisti a partire da: Medici di Medicina Generale, rappresentati da Francesco Crea, il team degli Infermieri di famiglia, le dottoresse degli ambulatori geriatrici e infine gli specialisti in terapia del dolore e salute mentale dell’ASST Cremona.
Teleriabilitazione, un progetto innovativo
Presentato in anteprima alla Vicepresidente Moratti il progetto di teleriabilitazione domiciliare realizzato dal Servizio Fragilità e dall’UO Comunicazione dell’ASST Cremona, grazie al sostegno dell’Associazione Amici dell’Ospedale di Cremona “Gianni Carutti”. Si tratta di un tutorial caratterizzato da cinque sezioni di esercizi da svolgere al domicilio con o senza il sostegno del caregiver.
Come ha spiegato Nadia Poli (Direttore Servizio Fragilità ASST Cremona), «il progetto è dedicato a pazienti over 65 con patologie croniche stabilizzate. L’avvio del percorso di teleriabilitazione è preceduto da una visita medica domiciliare eseguita dal medico geriatra/fisiatra, con il supporto del fisioterapista che seguirà il paziente durante le fasi successive».
«Mi fa molto piacere essere qua e ringrazio per il lavoro che è stato fatto per arrivare ad oggi. Questa inaugurazione non è il punto di arrivo, ma di partenza per migliorare sempre di più i nostri servizi», ha affermato Moratti.
«Ogni volta che ho visitato le Case di Comunità che ho avuto il piacere di inaugurare, mi sono soffermata a parlare con gli operatori. Questo perché credo sia importante capire se siamo sulla strada giusta e se ci sono aggiustamenti da fare. Devo dire che ho sempre riscontrato l’effettiva concretizzazione della presa in carico globale della persona e questo non può che farmi piacere».
«La Casa di Comunità di Soresina contiene tutti i servizi necessari per attuare questo nuovo modo di vedere e garantire la sanità pubblica sul territorio. Ho molto apprezzato il progetto di teleriabilitazione domiciliare dedicato agli over 65: un vero e proprio fiore all'occhiello di questa Casa e dell'intera Lombardia».
"A Soresina la riforma sanitaria trova concreta applicazione"
«L’attivazione della Casa di Comunità di Soresina è frutto di un grande lavoro di squadra, fatto di numerosi incontri e interlocuzioni avvenute negli ultimi mesi a più livelli», ha sottolineato Rossi. «Per questo ringrazio gli operatori che si sono prodigati per dare corpo ad un progetto che vede nella medicina di prossimità il fulcro di un cambiamento significativo. Un grande ringraziamento anche ai vertici del Polo Sanitario Nuovo Robbiani con i quali da tempo è in essere una proficua collaborazione, ai volontari e al Terzo Settore per l’imprescindibile sostegno».
«La Casa di Comunità punta ad offrire un’assistenza di prossimità in linea con la più recente riforma sanitaria. Segno che ospedale e territorio lavorano bene insieme», specifica Rossi. «Uno dei punti di forza è senza dubbio l’integrazione fra i Medici di Medicina Generale (che sono già parte attiva nel percorso di presa in carico dei pazienti) e gli Infermieri di Famiglia. Fondamentale è poi il contributo dei singoli professionisti che nelle diverse specialità contribuiscono ad arricchire l’offerta dei servizi».
Molti i servizi già attivi
Come spiega Paola Mosa, Direttore Socio-Sanitario ASST Cremona: «L’obiettivo della Casa di Comunità è favorire la creazione di un rapporto fiduciario con i cittadini che si rivolgono alla struttura. Il Punto Unico di Accesso (PUA), gestito dagli Infermieri di Famiglia, è il luogo dove si effettua l’accoglienza, l’orientamento e la prima valutazione del bisogno di salute della persona. Il servizio è già attivo - specifica Mosa - i cittadini possono accedere liberamente dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 18 e nella giornata di sabato dalle ore 8 alle 12.30».
«Oltre agli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, si aggiungono inoltre altri servizi specialistici per le patologie prevalenti (geriatria, salute mentale, cure palliative, psicologia clinica, fragilità e disabilità) e l’ambulatorio di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Non solo - prosegue Mosa - È presente anche il servizio di assistenza domiciliare e sono attivi i programmi di screening del consultorio (pap-test e tamponi vaginali). Inoltre le donne possono contare su un ambulatorio ostetrico (per la gravidanza a basso rischio e l’assistenza sanitaria al puerperio). La Casa di Comunità è dotata anche di un punto prelievi e del servizio di guardia medica», conclude Mosa.
"La programmazione congiunta favorisce l'efficacia delle reti di prossimità"
Il Direttore Generale di ATS Val Padana Salvatore Mannino afferma: «Con l’inaugurazione ufficiale della Casa di Comunità di Soresina si suggella uno dei momenti più significativi di realizzazione delle reti di prossimità nel territorio cremonese, frutto della programmazione congiunta di ATS Val Padana e ASST di Cremona».
«Il potenziamento dell’assistenza territoriale nei Comuni di confine tra i Distretti di Cremona e Crema assume un rilievo particolare, confermandosi - grazie anche alla sinergia pubblico-privato - come un punto di riferimento imprescindibile nella risposta ai fabbisogni sanitari e sociosanitari della provincia», prosegue Mannino. «Il progetto della Casa di Comunità, consolidato anche dalla recente apertura dell’Ospedale di Comunità (sempre presso il Polo Sanitario Nuovo Robbiani), punta sulla collaborazione tra medici di famiglia, medici specialisti, pediatri, infermieri e altri professionisti della salute, per una più efficace integrazione dei percorsi anche con tutte le strutture ed i servizi sociosanitari e sociali».
Si rinnova l'offerta di salute
Secondo il Presidente della Provincia di Cremona Paolo Mirko Signoroni «l’inaugurazione della prima Casa di Comunità a Soresina è importante per il territorio e propedeutica al progetto di sviluppo di un moderno sistema sociosanitario, che si fonda su elementi e trend caratterizzanti la realtà demografica. Punta a soddisfare le esigenze e necessità della popolazione, collegando sempre più medicina di base, RSA e Terzo Settore. Ciò dovrà consentire la costruzione di una rete locale di prestazioni e servizi integrata ed innovativa, che sia punto di riferimento per costruire un sistema in grado di rispondere pienamente alla cronicità come alla crescente domanda di specializzazione e assistenza domiciliare».
Il Sindaco di Soresina Diego Vairani sottolinea l’importanza che la nuova struttura riveste per la comunità locale e non solo: «Portiamo un servizio che diventerà centrale per il territorio – afferma – riprendendo la storica centralità di Soresina, che purtroppo negli anni ha dovuto fare i conti con la decentralizzazione dei servizi tra Crema e Cremona. Sarà il punto di partenza per riportare la nostra cittadina al cuore di un territorio che va oltre Soresina, come suggerisce il raggio di competenza del polo sanitario che ospita la Casa di Comunità, in cui oltre il 70 per cento delle prestazioni sono erogate al di là dei confini soresinesi. Questo servizio farà bene al presente di Soresina: per fare in modo che sia parte del futuro della nostra città è necessario garantire tramite finanziamenti pubblici l’adeguato sostegno in termini di risorse economiche e umane, rispondendo alle criticità emerse durante la pandemia».
Rosita Viola, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Cremona, ha portato il messaggio del Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti: «Prendiamo atto con piacere dell’apertura della Casa di Comunità a Soresina che offrirà un sistema di presa in carico di prossimità ai cittadini fragili del nostro distretto. Ringraziamo ASST Cremona e ATS Val Padana per questo lavoro e sottolineiamo quanto importante sia la sinergia tra istituzioni diverse, a cominciare dalle comunità locali, che sono il luogo della vicinanza dei servizi alle persone, della connessione dei servizi tra loro e della costruzione di reti di relazione anche con le associazioni del Terzo Settore e di volontariato. Continueremo a lavorare con ASST e ATS perché vengano realizzate nel più breve tempo possibile le altre strutture di prossimità, in particolare la Casa di Comunità di Via San Sebastiano a Cremona. Inoltre, come previsto dal Protocollo di intesa finalizzato alla realizzazione del nuovo ospedale di Cremona, porteremo avanti anche la progettualità finalizzata alla ricerca di finanziamenti, affinché trovi collocazione negli edifici dell’ex INAM di Viale Trento e Trieste un’ulteriore Casa di Comunità a favore di tutto il territorio e per un rilancio complessivo della medicina territoriale con l’obiettivo di unire i percorsi sanitari ai percorsi sociali».
La casa di comunità un riferimento per i cittadini
La Casa di Comunità è un punto di riferimento unico per la salute, che opera coinvolgendo una rete di enti, organizzazioni e strutture sanitarie territoriali, attraverso la sinergia costruita tra Comuni, ASST, ATS e Terzo Settore. È un insieme di servizi e professionalità tesi a facilitare l’accesso alle cure e all’assistenza ai cittadini e in particolare ai pazienti più fragili. L’Istituzione delle Case di Comunità fa parte degli interventi di miglioramento dell’assetto organizzativo del sistema sanitario e sociosanitario lombardo, attraverso il potenziamento e la creazione di strutture e presidi territoriali, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari (Legge Regionale 14 dicembre 2021, n. 22).
Il Comune di Soresina conta 8.711 abitanti e si trova in una posizione strategica per accogliere il bacino d’utenza afferente al territorio cremonese e cremasco. La Casa di Comunità soresinese sarà punto di riferimento per costruire una rete di prestazioni sanitarie su scala territoriale, in risposta ai cambiamenti demografici e sociali.
Per informazioni, i cittadini possono chiamare dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16, i numeri 0372 408966 e 0372 408967, oppure scrivere a pua.cdc.soresina@asst-cremona.it.