Il Violino del Mare nelle collezioni del Museo: il legno delle barche trasformato in strumenti musicali
Grazie al lavoro delle persone detenute. Uno esposto da oggi accanto ai capolavori di Stradivari.
Il Violino del Mare nelle collezioni del Museo: grazie al progetto Metamorfosi, il lavoro delle persone detenute trasforma il legno delle barche dei profughi in strumenti musicali. Uno esposto da oggi al Museo del Violino di Cremona, accanto ai capolavori di Stradivari.
Il Violino del Mare nelle collezioni del Museo
Di fronte alla tragedia contemporanea che vede il Mar Mediterraneo come il più grande cimitero d'Europa, la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, fondata e presieduta da Arnoldo Mosca Mondadori, ha voluto pensare a un progetto culturale e di conoscenza a cui ha dato il nome di Metamorfosi, poiché, all’interno delle liuterie di diverse carceri italiane, trasforma il legno dei barconi, proveniente da Lampedusa, in strumenti musicali e oggetti di testimonianza di carattere sacro, affinché le persone e soprattutto i giovani possano conoscere la realtà dei migranti, troppo spesso rimossa, guardata con indifferenza o affrontata e raccontata in modo ideologico.
Accanto ai capolavori di Stradivari
Il Museo del Violino di Cremona ha condiviso fin dall’origine il progetto e, da giovedì 10 novembre 2022, un violino realizzato nell’ambito di Metamorfosi sarà esposto accanto ai capolavori di Stradivari. Sarà simbolo e metafora, opera e orizzonte, bellezza, sorpresa, poesia e preghiera.
Non solo lo si potrà ammirare ma anche ascoltare, nell’Auditorium Giovanni Arvedi, soprattutto in momenti di natura didattica rivolti alle scuole. In queste occasioni verrà anche ripercorsa la storia dello strumento attraverso il racconto e le immagini.
Lo strumento, osserva monsignor Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona, offre “una chiave di lettura di quanto sta accadendo tra Mediterraneo e Lombardia, tra carceri e cattedrali, tra musica e spiritualità, e tra tanti altri soggetti e luoghi che si incontreranno, come in una danza senza fine. Dal sapore profetico più che ludico”.
“Metamorforfosi, un nome bellissimo, - sottolinea Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona e Presidente della Fondazione Museo del Violino - evoca l'idea di un cambiamento intrinseco e continuo nelle cose del mondo. Un'imbarcazione che si trasforma in uno strumento musicale.
Il dramma dei tanti viaggi della speranza che si intreccia con la vita dei detenuti di un carcere alla ricerca di un futuro migliore e si fa arte e musica.
La vita di uomini e donne segnate da errori e scelte sbagliate che attraverso il lavoro si riabilita e trova un motivo per continuare a vivere generando bellezza. Tutto questo è ciò che il Museo del Violino, esponendo il Violino del Mare e facendolo esibire in audizioni dedicate, vuole sostenere e promuovere”.
“È un’immensa gioia - conclude Arnoldo Mosca Mondadori - sapere che il Violino del Mare possa essere accolto nel Museo del Violino di Cremona, per divenire strumento di testimonianza per le nuove generazioni. Un segno che si oppone a quella che Papa Francesco definisce cultura dell’indifferenza. Un violino che cerca invece di essere strumento di consapevolezza, perché possa nascere in ogni società uno sguardo di fratellanza verso ogni persona in fuga dalla guerra, dalla fame e dalla persecuzione”.
Il progetto
L’idea del progetto Metamorfosi nasce nel dicembre 2021 quando, all’interno del Laboratorio di Liuteria e Falegnameria nella Casa di Reclusione Milano-Opera, la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti chiede al falegname di Lampedusa Francesco Tuccio, di portare dei legni per costruire dei presepi che, nel tempo della pandemia, potessero essere un segnale di speranza per tutti, credenti e non credenti.
Nell’ambito di questa iniziativa, con gli stessi materiali, sotto la guida del maestro Enrico Allorto, è stato costruito un violino, utilizzando una tecnica perfezionata già nel sedicesimo secolo dagli artigiani cremonesi. Il 4 febbraio 2022, in occasione dei 10 anni dalla nascita della Fondazione, questo primo strumento, chiamato Violino del Mare, inizia, con la benedizione di Papa Francesco, il proprio viaggio di testimonianza.
Metamorfosi è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 79° Festival del Cinema di Venezia durante il quale è stato proiettato il cortometraggio (https://youtu.be/CLEGcSwuKHo) che racconta il progetto.
Metamorfosi è realizzato in collaborazione con il Ministero degli Interni, l'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la Casa di Reclusione Milano - Opera. È sostenuto da Fondazione Museo del Violino di Cremona, Fondazione Cariplo e Fondazione Peppino Vismara.
L'orchestra del mare
Il primo strumento realizzato produce un suono così limpido da stupire musicisti ed esecutori. Il compositore Nicola Piovani, quando per primo lo ascolta, decide di scrivere una composizione dal titolo Canto del legno.
Non appena costruito il primo violino con i legni dei barconi, nasce l’idea di creare una vera e propria Orchestra del Mare: un progetto di adesione che prenderà vita nel momento in cui gli strumenti ricavati dai barconi saranno suonati dalle orchestre che aderiranno al progetto e viaggerà, attraverso di loro, per testimoniare, in Italia e all’estero, il dramma che vivono quotidianamente migliaia di persone migranti in tutto il mondo.