Terza riunione

Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica si riunisce a Soncino

Nell’ambito del programma di Comitati itineranti intrapreso dalla Prefettura di Cremona.

Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica si riunisce a Soncino
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Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a Soncino per la terza riunione del programma di Comitati itineranti intrapreso dalla Prefettura di Cremona.

Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a Soncino

Nell’ambito del programma di Comitati itineranti intrapreso dalla Prefettura di Cremona con l’intento di approfondire la diretta conoscenza delle problematiche del territorio e, contestualmente, dare alle istituzioni locali un forte segnale di vicinanza e partecipazione, si è tenuta oggi, 19 ottobre 2022, presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Soncino, la terza seduta del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in forma itinerante, allargata alla partecipazione dei Sindaci del territorio dell’alto cremonese, nel prosieguo di quelle iniziative di sicurezza partecipata volute dal Prefetto di Cremona, Dott. Corrado Conforto Galli.

Alla presenza del Presidente dell’Amministrazione provinciale, Dott. Mirko Signoroni, nonché dei Vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, ovvero il Questore, Dott. Michele Davide Sinigaglia, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Colonnello Giuliano Gerbo e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello Massimo Dell’Anna, gli amministratori locali, quali primi collettori delle istanze delle comunità, hanno portato all’attenzione del Prefetto le rispettive esperienze, mettendo in risalto problematiche e criticità che affliggono i loro territori.

Dai circostanziati e puntuali interventi dei Sindaci, sono infatti emersi interessanti spunti di riflessione e confronto, spesso convergenti in problematiche condivise e, in relazione alle quali, si è cercato di pianificare soluzioni concrete ed efficaci.

Il disagio giovanile

Tra le criticità maggiormente segnalate, la preoccupante condizione del disagio giovanile, con devianze spesso indirizzate a fenomeni di degrado sociale, di vandalismi e disturbi alla quiete pubblica, fino al configurarsi di vere e proprie fattispecie delittuose.

Direttamente correlata a tale problematica, peraltro, è la ormai cronica carenza di personale che vede estremamente penalizzate le risorse umane delle Polizie Locali, i cui pochi agenti sono spesso utilizzati in compiti amministrativi, e che, pertanto, rende oltremodo difficoltosa l’attuazione dei servizi di prevenzione e contrasto dei comportamenti illeciti, soprattutto nelle ore serali e notturne. Gli eventuali prossimi spegnimenti di alcuni settori di illuminazione pubblica, per le note esigenze di spending review, rischiano di accentuare dette criticità. La richiesta dei Sindaci è, pertanto, indirizzata alla pianificazione di servizi congiunti con adeguati numeri di uomini e mezzi, anche per assicurare una maggiore visibilità della presenza delle Forze dell’Ordine a fini deterrenti.

Al forte appello rivolto dagli amministratori locali alle istituzioni provinciali affinché continuino a garantire la loro vicinanza agli Enti territoriali, il Prefetto ed i Vertici delle Forze di Polizia hanno fermamente ribadito la loro disponibilità al dialogo e l’impegno ad ascoltare con attenzione proposte ed istanze, anche intercettando gli umori che giungono dalle comunità territoriali, e che vedono nei Sindaci i primi ricettori di segnali di insicurezza e disagio avvertiti dalla popolazione.

Disponibilità al dialogo e alla collaborazione, non meramente formale, ma concreta e immediata, poiché – ha precisato il Prefetto - tutti i soggetti presenti sono impegnati e coinvolti nello sforzo comune di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica. A nome anche delle altre istituzioni provinciali, il Prefetto ha infine concluso con l’impegno a non lasciare soli gli amministratori, invitando gli stessi a segnalare tempestivamente eventuali fenomeni di microcriminalità o degrado, che, per gravità ed estensione, non possono essere autonomamente gestiti in ambito locale, ma che troveranno più pertinente sede di trattazione e risoluzione in seno a specifici Comitati Provinciali di Ordine e Sicurezza Pubblica, cui potranno essere coinvolti uno o più Sindaci.

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