IMPEGNO ED ESEMPI CIVILI

Ideatore del "Baskin", il basket per i diversamente abili: Antonio Bodini riceve l'onorificenza dal Presidente Mattarella

Il 20 marzo diventerà Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana

Ideatore del "Baskin", il basket per i diversamente abili: Antonio Bodini riceve l'onorificenza dal Presidente Mattarella
Pubblicato:
Aggiornato:

Antonio Bodini ​​​​​​sarà nominato Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella. Il 64enne è inventore del baskin, disciplina nata nel 2003 ispirata al basket le cui regole consentono di far giocare insieme persone con diverse abilità.

Antonio Bodini, Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito trenta onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per impegno ed esempi civili. Tra loro c'è anche un Cremonese. Si tratta di Antonio Bodini, 64 anni, premiato con questa motivazione:

“Per aver contributo ad ideare il Baskin, disciplina sportiva ispirata al basket che consente a persone con diverse abilità di giocare insieme”.

"Grazie, Presidente Mattarella! Questa onorificenza, che mi commuove, deve essere condivisa con tutto il movimento nato attorno al Baskin, costituito da esseri umani meravigliosi che fanno della loro fragilità un'ineffabile bellezza", dice Bodini.

La cerimonia di consegna delle onorificenze si svolgerà presso il Palazzo del Quirinale il 20 marzo 2024 alle 16 e 30.

Il Baskin

Il Baskin nasce nel 2003, a Cremona, proprio dalla mente di Antonio Bodini. Si tratta di una nuova attività sportiva che si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari ed innovative.

Una versione del basket dove è il regolamento che si adegua alle caratteristiche dei giocatori e non il contrario. Non esistono distinzioni di sesso, non esistono limiti di età, ma soprattutto giocano insieme ragazzi e ragazze, uomini e donne, normodotati e disabili, persone con disabilità fisiche, con disabilità intellettive, con nessuna disabilità. È l'inclusione più totale. Si gioca 6 contro 6, ci sono 4 aree di attacco e di difesa, con 4 canestri in totale e i 5 ruoli sono diversificati a seconda delle capacità.

Lo sport inclusivo è lo sport progettato per tutti, ovvero per atleti con o senza disabilità. Alla luce di tale principio sono definiti criteri di inclusione basati innanzitutto sul riconoscimento del diverso punto di partenza in cui si trovano gli atleti e vengono elaborate regole e strutture per consentire a tutti di poter contribuire in modo attivo al gioco, conferendo dignità ad ogni singolo giocatore.

Seguici sui nostri canali