Punto nascite dell'ospedale Oglio Po, Forattini lancia la sfida: "Riaprire la questione"

Ma l'assessore Gallera frena: "Attendiamo le decisioni del governo".

Punto nascite dell'ospedale Oglio Po, Forattini lancia la sfida: "Riaprire la questione"
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Punto nascite dell’ospedale Oglio Po: la consigliera regionale del Pd Antonella Forattini chiede un tavolo con il Governo.

La richiesta all’assessore regionale

Riaprire la questione del Punto nascite dell’ospedale di Casalmaggiore promuovendo un tavolo tre Regione Lombardia e Governo”.

E’ questa la richiesta del consigliere regionale del Pd Antonella Forattini all’indirizzo dell’assessore regionale al welfare Giulio Gallera.

“Le dichiarazioni della ministra alla salute Giulia Grillo di qualche giorno fa in merito alla rimodulazione dei punti nascita – afferma Forattini – hanno riaperto uno spiraglio su quella che sembrava una porta ormai chiusa. Ho presentato un’interrogazione a Gallera per capire quale può essere, ora, il destino del punto nascite di Casalmaggiore, che da novembre ha cessato l’attività”.

Gallera prende tempo e rimanda al Governo

Ma l’assessore regionale alla partita per il momento prende tempo e rimanda alle decisioni del Governo, nello specifico del ministro Giulia Grillo. “Vista la risposta dell’assessore, che rimanda la decisione al Governo, – afferma ancora Forattini – è fondamentale sedersi subito a un tavolo con Roma per fare in modo di ottenere un risultato importante per il territorio”.

I disagi per i cittadini

La questione legata al Punto nascite dell’ospedale di Casalmaggiore tiene banco da tempo. Lo scorso novembre, dopo una lunga trattativa e dopo pressanti richieste da parte dei Comuni sia mantovani che cremonesi, la Regione decise di chiudere il servizio offerto dall’ospedale Oglio Po. Chiusura che però sta creando diversi disagi agli utenti di tutta l’area, che ora si trovano a dover fare riferimento agli ospedali di Cremona o Mantova, più difficili da raggiungere rispetto all’ospedale casalasco. A tutto ciò si aggiungono le difficoltà viabilistiche provocate dalla chiusura, da oltre un anno del ponte sul Po tra Casalmaggiore e Colorno e la presenza del ponte di barche sull’Oglio al confine tra i territori di Viadana e Marcaria.

 

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