Donata culla termica di ultima generazione alla Patologia Neonatale di Cremona
Accompagnerà i neonati sin dalla sala parto: un tiepido abbraccio che riduce lo stress termico a vantaggio della stabilità clinica
Patologia Neonatale ospedale di Cremona: TINsieme dona una culla termina di ultima generazione che accompagnerà i neonati sin dalla sala parto.
Culla termica per la Patologia Neonatale
La Patologia neonatale di Cremona può contare su una nuova culla termica. Si tratta di un dono prezioso dell’Associazione TINsieme per i bimbi prematuri. La consegna ufficiale è avvenuta nel pomeriggio di giovedì 6 giugno 2024 alla presenza del direttore generale Ezio Belleri, del direttore socio sanitario Angelo Garavaglia e del direttore amministrativo Gianluca Leggio.
Sono intervenuti Bruno Drera e Morena Nazzari (rispettivamente Direttore e coordinatrice Patologia Neonatale), Verena Bolchi (Ifo Area Materno infantile) con l’équipe medica e parte dell’équipe infermieristica. Per TINsieme hanno partecipato Cristina Contestabili (Vicepresidente), Giuliana Maria Bodini (Consigliera) e Monica Ravani (Segretaria).
"Da 10 anni al nostro fianco"
«Un dono molto prezioso – ha ringraziato Belleri. La nascita è uno dei momenti più belli e rappresenta il lato gioioso della vita in ospedale. Quando qualcosa non va come dovrebbe, l’intera famiglia ha bisogno di trovare competenze specialistiche, ascolto, sensibilità emotiva e apparecchiature adeguate: elementi che in questo reparto ci sono tutti.
So che la culla ha caratteristiche decisamente innovative: agevolerà il lavoro dei sanitari e migliorerà il comfort e la cura dei neonati a partire dal trasferimento dalla sala parto al reparto. Grazie davvero a TINsieme e a tutti i sostenitori dell’associazione, soprattutto per essere al fianco dell’ospedale di Cremona da ormai dieci anni».
Un guscio tiepido che protegge i neonati
«Babyroo TN300 è una culla termica dotata di avanzate funzionalità di termoregolazione e tecnologie integrate - ha spiegato Bruno Drera. Supporta la rianimazione d’emergenza in sala parto e garantisce un’assistenza neonatale incentrata sulla continuità nel trasporto e nelle cure. La culla mantiene stabili le temperature, minimizzando la perdita di calore nel neonato grazie alla combinazione di una lampada radiante e di un materassino in gel riscaldato. Questo permette di ridurre lo stress termico che potrebbe avere effetti negativi sulla stabilità clinica dei bambini nati prematuri».
«La termoculla donata – continua Drera – faciliterà il nostro lavoro. Essendo dotata di un’interfaccia touchscreen facilmente configurabile, richiede input minimi da parte del personale ed aiuta a conformarsi alle linee guida sulla rianimazione in tutta l’area di assistenza neonatale. Il display grafico, inoltre, permette di seguire i nati prematuri dalla sala parto allo spostamento in Terapia Intensiva Neonatale, tenendo monitorati i parametri vitali in modo costante e ottimizzando i tempi di assistenza al neonato».
Ogni anno i parti a Cremona sono più di mille e cento, di questi l’8% sono pre-termine.
«La presa in carico dei neonati prematuri si svolge dentro un percorso condiviso con il dipartimento materno infantile diretto da Aldo Riccardi e con l’équipe di Ostetricia e ginecologia con la quale collaboriamo in perfetta sintonia», conclude Drera.
TINsieme è nata nel 2014 per volontà di un gruppo di mamme e dell’ex direttore del reparto Carlo Poggiani con l’obiettivo di migliorare la prevenzione, la cura e l’assistenza del neonato. L’associazione, ora presieduta da Sonia Ballestriero, si è adoperata per sviluppare progetti a favore dei bimbi prematuri, raccogliendo fondi e traducendoli in donazioni.
«L’associazione continua a sostenere la Patologia Neonatale dell’Asst di Cremona con impegno – affermano Contestabili, Bodini e Ravani. Il momento della nascita è fondamentale. Molte di noi hanno esperienza diretta di parti pretermine e abbiamo trovato in questo reparto le cure e il conforto di cui avevamo bisogno. Per questo cerchiamo di restituire in parte quello che abbiamo ricevuto con gratitudine, pensando ai bambini e alle bambine che possono avere qualche difficoltà».