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Diritto allo studio: il piano di Regione Lombardia

Fermi, torna sul tema del riparto finanziario tra le regioni: "Solleciteremo ancora il Ministero per garantire a tutti gli studenti le borse di studio richieste"

Diritto allo studio: il piano di Regione Lombardia
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Dopo la lettera inviata il mese scorso alla Ministra Anna Maria Bernini, l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, è tornato sul tema dei fondi ripartiti tra le regioni, durante la riunione del Comitato regionale di coordinamento delle Università lombarde. Rispondendo anche alle istanze sollevate dai rettori degli Atenei lombardi.

“Dobbiamo fare lobby – ha detto – nel senso buono del termine. Solo facendo squadra, infatti, possiamo ottenere per le Università lombarde ciò che è giusto che abbiano”.

Garanzia del diritto allo studio

Fermi nella missiva inviata alla titolare del dicastero dell’Università aveva sottolineato come: “i finanziamenti attuali del Fis (Fondo italiano per la scienza), pur con l’aggiunta delle risorse del Pnrr, non saranno sufficienti a garantire il maggior costo del Dsu (Diritto allo Studio universitario)”.

“Regione Lombardia ha fatto tanti sforzi in questi anni per ottenere l’incremento delle borse di studio – ha spiegato l’assessore – e continueremo in questa direzione. Solleciteremo ancora il Ministero per garantire a tutti gli studenti le borse di studio richieste”.

L’assessore ha dunque aperto la seduta ricordando come: “i criteri di riparto del Fis oggi sono totalmente disequilibrati tra i territori. Regione Lombardia è fortemente penalizzata e il rischio è che molti dei beneficiari rimangano senza i fondi necessari. Ricordiamo infatti che le Università lombarde attraggono molti studenti, sia dalle altre regioni che da Paesi stranieri".

"Il mio invito, dunque, è quello di provare ad agire come sistema regionale lombardo, per far sì che i numeri non vengano sottovalutati. Bisogna lavorare insieme e Regione Lombardia sarà al vostro fianco. Siamo certi di poter dialogare con il Governo e trovare una soluzione tutti insieme”.ù

Investimenti nella ricerca

L’assessore regionale ha portato sul tavolo anche due idee da concretizzare nei prossimi mesi:

“Vorrei attivare un sistema di monitoraggio sugli investimenti e sui progetti in ambito tecnologico e strategico. Inoltre mi piacerebbe cominciare un percorso di incontri nell’ambito della ricerca universitaria, per capire a che punto siamo e quali sono gli obiettivi: nei prossimi mesi sarà necessaria la ‘messa a terra’ delle risorse europee ed è fondamentale spenderle nel miglior modo possibile”.

Fermi ha chiuso il suo intervento ricordando che fino al 31 maggio sono aperte le iscrizioni per il premio regionale ‘Lombardia è ricerca’.

La soddisfazione dei rettori

Alla fine della seduta l’appello dell’assessore a fare squadra è stato accolto dai presenti: la riunione si è chiusa con la decisione di portare sul tavolo nazionale un’istanza unica per le borse di studio e il Fis

“Ringraziamo l’assessore Fermi per le posizioni espresse al tavolo – ha aggiunto Marina Brambilla, prorettrice dell’Università degli Studi di Milano e presidente dell’Osservatorio per il Diritto allo Studio del Crul –  e siamo pronti ad essere in prima linea, insieme a Regione Lombardia, per la tutela e lo sviluppo del Diritto allo studio, dei servizi residenziali e per portare avanti tutte quelle azioni di ricerca e innovazione che ci permetteranno di mettere a terra i finanziamenti europei, in sinergia e in modo complementare rispetto ai finanziamenti Pnrr e agli investimenti degli Atenei”.

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