La provincia di Cremona sarà protagonista delle nuove sperimentazioni con le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) sul mais, coltura chiave per l’economia agricola e zootecnica della Pianura Padana. Dopo il successo del primo raccolto di riso in Lomellina, la Lombardia punta a consolidarsi come laboratorio di innovazione genetica sostenibile.
Sperimentazioni TEA sul mais
La provincia di Cremona sarà tra i territori scelti per avviare nei prossimi mesi le sperimentazioni con le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) sul mais. Lo ha annunciato, con un comunicato di Regione Lombardia diffuso oggi 1 ottobre 2025, l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, sottolineando come la Pianura Padana rappresenti un contesto strategico per l’innovazione agricola.

Dal riso alla vite, fino al mais
Il primo raccolto di riso ottenuto con le TEA in Lomellina ha confermato l’efficacia di queste nuove metodologie scientifiche. Forte di questo risultato, la Lombardia è pronta a estendere la sperimentazione anche ad altre colture: in Oltrepò Pavese la ricerca interesserà la vite, mentre tra le province di Brescia e Cremona sarà il mais a diventare banco di prova per l’agricoltura del futuro.
L’importanza del mais per la zootecnia
Beduschi ha ricordato come il mais sia una coltura fondamentale per la Pianura Padana e, in particolare, per l’economia agricola cremonese. Rappresenta infatti la base dell’alimentazione del patrimonio zootecnico, settore trainante per l’intera provincia. La sperimentazione con le TEA potrebbe quindi garantire nuove prospettive di sostenibilità e competitività.
Dinergia tra istituzioni e mondo accademico
Alla base di questo percorso c’è la stretta sinergia tra istituzioni e mondo accademico.
“Le università lombarde stanno dimostrando di essere all’avanguardia – ha concluso Beduschi -– e la Regione continuerà a sostenerle per fare dell’Italia un punto di riferimento nell’innovazione genetica sostenibile”.