Covid-19

Chi con zero dosi, chi con tre: i vaccini anti-Covid in Lombardia, Comune per Comune

Un lombardo su quattro ha già ottenuto la terza dose, mentre uno su cinque non è ancora vaccinato.

Chi con zero dosi, chi con tre: i vaccini anti-Covid in Lombardia, Comune per Comune
Pubblicato:

Un lombardo su quattro ha già ottenuto la terza dose, mentre uno su cinque non è ancora vaccinato. E' questo il quadro della campagna vaccinale anti-Covid nella nostra Regione, a poche ore dall'annunciata "stretta" pre-natalizia del governo, per contenere la crescita dei contagi in Italia.

La Lombardia in numeri

Secondo i numeri pubblicati quotidianamente dalla Regione, ad oggi su circa dieci milioni di lombardi i non vaccinati sono ancora 1,96 milioni: circa il 19,7%. La copertura con la seconda dose è alta: circa il 79% della popolazione è arrivato alla fine del primo ciclo vaccinale, ma per la terza dose siamo ancora al 26,38%, con 2,63 milioni di cittadini coperti.

Non vaccinati in Lombardia

La percentuale maggiore di non vaccinati in rapporto alla popolazione, al momento, si registra a Rocca de Giorgi in provincia di Pavia (escluso Campione d'Italia). Segue Baranzate (Milano), Agra (Varese), Limone sul Garda (Brescia). Ma occorre tenere presente che quando si tratta di piccolissimi Comuni, queste "classifiche" hanno il senso che hanno, dal momento che numeri molto bassi hanno un'incidenza percentuale spesso decisiva.

Terze dosi in Lombardia

Nella mappa qui sotto, la Lombardia "colorata" sulla base della percentuale di popolazione, in ciascun Comune, che ha ricevuto la terza dose. Cerca il tuo.

 

Il Comune più avanti  è Viggiù (Varese) dove su circa 5mila persone è già immunizzato con la "booster" il 45,66%. A seguire Calvignano (Pavia), Luvinate (Varese) e Monte Isola (Brescia).

Si può riscontrare maggiori percentuali di somministrazioni di terze dosi nei Comuni della famosa "fascia dell'Oglio". Si tratta dei Comuni a ridosso del Bresciano. Durante la primissima fase di vaccinazione, infatti, era stata accelerata la distribuzione di prime dosi proprio in quei Comuni, per contenere il focolaio che in quei mesi stava colpendo ferocemente proprio quella zona.

Prevedibilmente, molti cittadini di quei Comuni hanno visto "scadere" in anticipo i cinque mesi dal completamente del primo ciclo, e quindi hanno potuto accedere alla terza prima degli altri. Stessa cosa per  il "campione regionale" Viggiù: vi ricordate? Fu tra i primi a finire in zona rossa, lo scorso febbraio...

Seguici sui nostri canali