Gli scenari possibili

Caso pandoro, cosa rischia Chiara Ferragni: la Procura pronta ad aprire un fascicolo

Il Codacons ha presentato un esposto contro la fashion blogger originaria di Cremona. Difficile però che possa concretizzarsi il reato di truffa

Caso pandoro, cosa rischia Chiara Ferragni: la Procura pronta ad aprire un fascicolo
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Chiara Ferragni, la cittadina cremonese più famosa dei social media, è finita al centro di una controversia commerciale che ora rischia di avere conseguenze investigative. Il motivo è conosciuto: il caso del pandoro Balocco in collaborazione col brand della fashion blogger più celebre d'Italia. Dopo la maxi multa da un milione di euro emessa dall'Antitrust nei suoi confronti, ora la Procura di Milano potrebbe aprire un fascicolo d'indagine a seguito dell'esposto presentato dal Codacons e da Assourt (Associazione utenti servizi radiotelevisivi). Vediamo qui di seguito che cosa rischierebbe Chiara Ferragni.

Ferragni-Pandoro: Procura pronta ad aprire un fascicolo

Il Codacons (che da sempre è il lotta aperta con i Ferragnez) e Assourt, come racconta il nostro portale online nazionale News Prima, hanno presentato un esposto, e ora la Procura potrebbe presto aprire un fascicolo.

I magistrati milanesi al momento hanno davanti tre opzioni:

  • il modello che non presenta ipotesi di reato né indagati (il 45)
  • il modello con ipotesi di reato ma senza indagati (il 44)
  • il modello con ipotesi di reato e indagati (il 21).

Dopodiché potranno essere richiesti ulteriori accertamenti sulla questione, che dunque potrebbe andare decisamente per le lunghe.

Truffa o pratica commerciale scorretta?

Quello che dovranno appurare i magistrati è se si sia trattato di una truffa oppure di una pratica commerciale scorretta. Ricordiamo in breve l'accaduto: l'Antitrust ha multato Ferragni (un milione) e Balocco (430mila euro) perché dalla pubblicità poteva apparire che acquistando il pandoro "griffato" si contribuisse a fare beneficenza per l'ospedale Regina Margherita di Torino. E invece il contributo benefico era già stato dato da parte dell'azienda.

Un'operazione che - secondo chi ha presentato l'esposto (e non solo) - avrebbe però convinto molti ad acquistare il pandoro rosa. Difficile però ipotizzare che Chiara Ferragni possa davvero essere incriminata per truffa.

Se così fosse, infatti, chi ha acquistato il prodotto avrebbe dovuto trovare una scatola vuota (o il "classico" mattone). Qui invece il pandoro c'era, anche se molti utenti potrebbero essere stati convinti a scegliere questo piuttosto che un altro proprio per l'ipotesi del contributo benefico. E dunque parleremmo di pubblicità ingannevole, motivo della sanzione di Agcm (che peraltro non ha inviato gli atti in Procura, ipotizzando dunque già in un primo momento che si trattasse semplicemente di una pratica commerciale scorretta ma non di un reato vero e proprio).

Chiara devolverà un milione di euro all'ospedale Regina Margherita

Nel frattempo, Chiara Ferragni ha pubblicato sul suo seguitissimo profilo Instagram (anche se di recente, per il caso del pandoro Balocco, ha perso parecchi followers) un video nel quale si è espressa sul maxi multa emessa dall'Antitrust nei suoi confronti.

La fashion blogger cremonese, presentandosi nel modo più naturale e neutrale possibile, ha ammesso il suo errore, facendo sapere che devolverà un milione di euro in beneficenza all'ospedale Regina Margherita di Torino:

"Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia. Questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare, e che quando capita bisogna ammettere, e se possibile, rimediare all’errore fatto e farne tesoro. Ed e quello che voglio fare ora. Chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini".

 

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