La "Tribe"

Autostrada Tirreno-Brennero: anche la Provincia di Cremona chiede al Governo di accelerarne la realizzazione

La nuova infrastruttura accoglierebbe quote significative di traffico pesante evitando l’attraversamento dei centri abitati e sgravando i collegamenti locali.

Autostrada Tirreno-Brennero: anche la Provincia di Cremona chiede al Governo di accelerarne la realizzazione
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Il Presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto, ha sottoscritto con i colleghi delle Province di Mantova, Parma e Cremona, la richiesta al Governo per accelerare la realizzazione della Tibre, l’autostrada Tirreno Brennero.

Autostrada Tirreno-Brennero

Il tratto, in tutto 84 chilometri da Nogarole Rocca a Fontevivo (Parma), permetterebbe, come riporta Prima Verona, di raccordare l’A22 con l’A15, favorendo l'asse di comunicazione privilegiata fra l'area tedesca e baltica e i porti tosco-liguri.

Tutto ciò attraverso il Brennero, uno dei principali valichi commerciali europei - il primo tra quelli alpini per quantità di merci scambiate - nonché primaria porta d’accesso turistica del Paese.

Ottimizzare i flussi di traffico

L’asse ottimizzerebbe i flussi di traffico tra l’Europa centro-settentrionale e il Tirreno, favorendo lo sviluppo del trasporto delle merci lungo la direttrice intermodale dal Brennero a La Spezia, con la possibilità di scambi multimodali (ferrovia-strada-nave) ulteriormente rafforzati dalla futura apertura della Galleria di base del Brennero.

La nuova infrastruttura accoglierebbe, inoltre, quote significative di traffico pesante evitando l’attraversamento dei centri abitati e sgravando i collegamenti locali.

I Presidenti delle Province firmatarie stanno coinvolgendo, in queste settimane, diversi parlamentari per condividere il documento prima dell’invio al Governo. Il presidente Manule Scalzotto ha affermato:

“Abbiamo già avuto le prime adesioni. La Tibre è un’occasione di sviluppo imprescindibile per le aziende, la logistica e i trasporti anche nella nostra provincia. Siamo consapevoli che qualsiasi nuova infrastruttura genera alcune resistenze soprattutto per i temi relativi all’ambiente. In realtà favorire gli scambimultimodali e lo spostamento di una quota importante del flusso del traffico pesante sull’autostrada ci consentirebbe di alleggerire la viabilità locale in diversi comuni, risolvendo alcuni di quei nodi che provocano disagi, rallentamenti e inquinamento anche in prossimità dei centri abitati”.

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