Monitoraggio

Anziani a Cremona: parte lo screening su un campione di 1300 persone

Per comprendere livello di autosufficienza e programmare i servizi necessari.

Anziani a Cremona: parte lo screening su un campione di 1300 persone
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A Cremona parte lo screening su un campione di 1300 persone over 60 per comprendere livello di autosufficienza e programmare i servizi necessari.

Anziani a Cremona

Il progressivo invecchiamento della popolazione ha determinato in questi ultimi anni il crescente aumento della domanda di servizi per persone non autosufficienti. I servizi sociali dedicati raccolgono un complesso e variegato insieme di interventi che interessa servizi domiciliari, diurni, residenziali e che vede particolarmente implementata la necessità di diffondere ulteriormente le informazioni, l’orientamento e l’accoglienza delle persone.

L'attivazione dei servizi a supporto delle persone anziane sempre più frequentemente intercetta condizioni di non autosufficienza segnalate da strutture socio sanitarie e sanitarie e presenta pertanto condizioni e tempi non sufficienti per progettare la risposta al bisogno contenendo, laddove possibile, modalità standardizzate e professionali per favorire invece percorsi di accompagnamento delle persone all'invecchiamento e alla progressiva perdita delle autonomie.

Screening della popolazione anziana

Parte da questi presupposti l'idea di realizzare un progetto di monitoraggio della popolazione anziana residente in città per comprenderne il livello di autosufficienza e poter programmare la rete di servizi necessaria per garantire un invecchiamento sano e di qualità.

Il progetto, proposto dal Settore Politiche Sociali, e che parte dal confronto e dalla condivisione di alcuni spunti di riflessione posti dal dott. Daniele Villani e dal dott. Riccardo Merli, presidente della Consiliare Politiche alla Persona - nella quale è già avvenuta una presentazione con approfondimenti – è stato illustrato nelle sue linee generali in un incontro pubblico tenutosi a SpazioComune.

Per ATS Val Padana hanno partecipato, tra gli altri, il dott. Lucio Aramini (Dipartimento Cure Primarie), per l’ASST Cremona la dott.ssa Nadia Poli (incaricata della Direzione della Struttura Complessa Rete Integrata di Continuità Clinico Assistenziale), per l’Azienda Speciale “Cremona Solidale” il presidente Emilio Arcaini, i consiglieri Maria Luisa Rocca e Sergio Morandi, affiancati da Alessandra Bruschi e Simona Gentile, rispettivamente Direttrice Generale e Direttrice Sanitaria della struttura di via Brescia.

Erano inoltre presenti Emanuele Cavedagna e Giuseppe Taino per l’AUSER, Amedeo Diotti, presidente Anffas Cremona, Carlotta Giannelli, Programmatore dei Servizi Sociali di ACLI Cremona, la consigliera comunale Fabiola Barcellari, nonché rappresentanti delle varie cooperative sociali e del volontariato.

Ricerca su un campione di 1.300 persone over 60

Il progetto, come è stato detto durante l’incontro, prevede che venga svolta una ricerca tramite survey su un campione di 1300 persone over 60 della popolazione anziana residente in città utilizzando strumenti condivisi dalla comunità scientifica e rappresentativi per età, genere, reddito e zona di residenza. Il supporto scientifico con competenze di tipo sociologico per la costruzione del campionamento rappresentativo, la formazione alla somministrazione agli strumenti di indagine e il supporto all'analisi dei risultati, è fornito dall'Università di Genova, così come presentato nel corso dell'incontro dal prof. Niccolò Morelli, ricercatore in Sociologia del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali di questa Università.

“Le persone saranno contattate direttamente tramite una lettera predisposta dal Settore Politiche Sociali - sottolinea Eugenia Grossi, dirigente del Settore - e il questionario sarà somministrato con il supporto degli operatori del sistema domiciliare, già formati in tal senso”. Coinvolti anche i medici di base degli anziani coinvolti per quanto riguarda gli aspetti di carattere informativo.

Per le finalità dell'indagine saranno inoltre promossi momenti di lavoro, programmazione, monitoraggio e condivisione dei risultati con il coinvolgimento di ATS Val Padana, ASST Cremona, Azienda Sociale del Cremonese, Azienda Speciale “Cremona Solidale”, le realtà della cooperazione sociale, del volontariato e di altri soggetti variamente interessati. Il progetto è stato presentato e condiviso con il coinvolgimento di ATS Val Padana e ASST Cremona nonché dell’Azienda Sociale del Cremonese in quanto le modalità di strutturazione dell'indagine avviate a partire dal Comune di Cremona potrebbero, in prospettiva, essere estese al territorio dell'ambito cremonese.

“E’ noto che Cremona ha un indice di vecchiaia molto elevato, quindi presenta precocemente le sfide che il sistema Paese si trova ad affrontare in prospettiva. Questo progetto si inserisce all’interno di una strategia più ampia, che trova riscontro anche nelle linee del PNRR, e che vuole valorizzare lo sviluppo e l'integrazione tra i servizi sociali, socio sanitari e sanitari in particolare con la cd medicina di prossimità.

Indagando la condizione delle persone anziane l'obiettivo è prevenire e anche arrivare al sanitario solo in presenza di fattori di conclamata non autosufficienza. Inoltre, rafforza e si inserisce in modo sinergico con altre progettualità che l'Amministrazione Comunale ha avviato con un investimento complessivo del territorio per la cura delle persone anziane”, dichiara al riguardo Rosita Viola, Assessora alle Politiche Sociali e della Fragilità.

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