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Al via i test di IT-Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico: ecco perchè lunedì potrà squillarvi il cellulare

Parte la sperimentazione di IT-alert in Emilia-Romagna che potrà vedere coinvolta anche la provincia di Cremona

Al via i test di IT-Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico: ecco perchè lunedì potrà squillarvi il cellulare
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Al via i test di IT-Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico: ecco perchè lunedì 10 luglio 2023 potrà squillarvi il cellulare.

Test di IT-Alert

Lunedì 10 luglio 2023, alle ore 12, i telefoni cellulari in Emilia-Romagna riceveranno un messaggio di test di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, ancora in fase di sperimentazione, promosso dal Dipartimento di Protezione Civile.

Potrebbe quindi accadere che, data la vicinanza delle aree interessate alla sperimentazione, il messaggio arrivi anche ad utenze del cremonese. L’invito è di non preoccuparsi per l’arrivo del messaggio in quanto si tratta di un test.

Tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile suoneranno contemporaneamente, emettendo un suono differente da quello tradizionale. Questo sistema ha lo scopo di diffondere, ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica, messaggi utili in caso di gravi emergenze, catastrofi imminenti o in corso.

Cos'è IT-alert

In particolar modo il servizio IT-alert, come previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 per i sistemi di allarme pubblico e dal Codice delle comunicazioni elettroniche italiano, sarà impiegato per le seguenti tipologie di rischio nel campo della Protezione Civile, previste al momento dalla Direttiva del 7 febbraio 2023:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso)
  • precipitazioni intense.

IT-alert, in futuro, si affiancherà ai sistemi di allarme preesistenti anche a livello locale e sarà finalizzato, rispetto a un determinato evento avvenuto o imminente, a consentire la comunicazione e relativa diffusione rapida delle prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo, per incentivare l’utente ad una maggiore consapevolezza dei rischi e all’adozione di misure di prevenzione e salvaguardia. Il messaggio verrà ricevuto da coloro i quali si troveranno nella zona interessata dall'emergenza o dall'evento calamitoso.

Coinvolta anche la provincia di Cremona

Per ricevere i messaggi IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione, ma verrà chiesto agli utenti interessati di compilare un questionario utile ad implementare il sistema. Uno dei limiti della tecnologia cell-broadcast utilizzata per mandare i messaggi IT-alert è l’impossibilità di sovrapporre perfettamente l’area che si stima come potenzialmente interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi.

Questo significa che ci potranno essere dispositivi presenti in zone fuori dalla regione di volta in volta interessata dai test che potrebbero ricevere un messaggio IT-alert e dispositivi in zone interessate che potrebbero non ricevere il messaggio.

Entro la fine del 2023 verrà effettuato il test anche in regione Lombardia. Per le ragioni sopra esposte, esiste la possibilità che i cittadini presenti sul territorio lombardo e in particolare nelle province di Cremona, Lodi, Mantova e Pavia confinanti con il territorio della regione Emilia-Romagna, ricevano il messaggio di test.

"Si tratta - ha detto l'assessore regionale alla Sicurezza e Protezione Civile, Romano La Russa, di un test molto importante poiché IT-alert, in futuro, si affiancherà ai sistemi di allarme preesistenti anche a livello locale e sarà finalizzato, rispetto a un determinato evento avvenuto o imminente, a consentire la comunicazione e relativa diffusione rapida delle prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo.

Nessun allarme reale, dunque, quello che potrebbe raggiungere i telefoni cellulare dei cittadini delle zone di confine, in particolare, delle province di Lodi, Cremona, Mantova e Pavia. Ma solo un test per incentivare l'utente ad una maggiore consapevolezza dei rischi e all'adozione di misure di prevenzione e salvaguardia".

Per avere maggiori informazioni visitare il sito all’indirizzo it-alert.it.

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