Abusivismo nel settore sanitario, osteopati eseguono trattamenti riabilitativi senza titolo
Il Presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti chiede un intervento del ROI per tutelare la professione.

Abusivismo nelle professioni sanitarie: appello per una maggiore trasparenza. Crescono le segnalazioni di osteopati che eseguono trattamenti riabilitativi senza titolo. Il Presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti chiede un intervento del ROI per tutelare la professione.
Abusivismo nel settore sanitario
Il confine tra osteopatia e fisioterapia si fa sempre più sfumato, alimentando il rischio di esercizio abusivo della professione sanitaria. Negli ultimi mesi, infatti, si sono moltiplicate le segnalazioni di osteopati che pubblicizzano e realizzano trattamenti fisioterapici e riabilitativi senza disporre delle necessarie abilitazioni.
A lanciare l’allarme è Angelo Mazzali, Presidente dell’Ordine interprovinciale della professione sanitaria di Fisioterapista (OFI) per Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Sondrio e Varese, che ha inviato una comunicazione ufficiale a Paola Sciomachen, Presidente del Registro degli Osteopati d’Italia (ROI). L’obiettivo è sollecitare un’azione congiunta per arginare il fenomeno e garantire la corretta informazione agli iscritti.
Osteopati eseguono trattamenti riabilitativi senza titolo
Secondo quanto segnalato da Mazzali, alcuni osteopati, non iscritti all’Ordine professionale dei fisioterapisti, starebbero operando in ambiti che esulano dalle loro competenze, arrivando a proporre trattamenti fisioterapici e riabilitativi, inclusi interventi in ambito viscerale. Questo rappresenta una pratica impropria e potenzialmente dannosa per i pazienti.
Assenza di un Albo ufficiale
Con l’introduzione del nuovo profilo professionale dell’osteopata, è stato chiarito che il suo ruolo è limitato al settore della prevenzione e al mantenimento della salute, senza alcuna abilitazione alla riabilitazione. Tuttavia, l’assenza di un Albo ufficiale e di un riconoscimento formale dei titoli equipollenti genera ancora confusione, lasciando spazio a interpretazioni ambigue.
Per questo, Mazzali ha chiesto alla Presidente del ROI di sensibilizzare gli iscritti sulla corretta delimitazione delle competenze, evitando che si verifichino situazioni di abuso professionale. La collaborazione tra le diverse categorie sanitarie, nel rispetto dei ruoli e delle normative, è infatti fondamentale per tutelare la salute pubblica e garantire ai pazienti trattamenti sicuri e adeguati.