Cremona

Due rapine nel 2013 a Castelvetro: arrestato a Cremona a casa della madre

A carico del 58enne un lungo curriculum di reati

Due rapine nel 2013 a Castelvetro: arrestato a Cremona a casa della madre
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Cremona: i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno arrestato un uomo che deve scontare una condanna definitiva per due rapine aggravate.

Arrestato 58enne

Nella notte del 20 luglio 2023 i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Cremona hanno arrestato, in esecuzione di un ordine di esecuzione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali presso il Tribunale di Piacenza, un cittadino italiano di 58 anni, pluripregiudicato.

Due rapine aggravate

L’uomo destinatario del provvedimento dovrà scontare una pena a due anni di reclusione relativa alla condanna intervenuta presso il Tribunale di Piacenza nel 2015, confermata dalla Corte d’Appello di Bologna nel febbraio 2021, divenuta definitiva nel maggio 2021 e ora esecutiva, per due rapine aggravate avvenute nel novembre del 2013 a Castelvetro Piacentino.

L’uomo si era reso responsabile di due rapine commesse in due giorni consecutivi. La prima era del 25 novembre 2013 presso il negozio Scarpe e Scarpe di Castelvetro. Quel giorno, verso le 12.45, due individui, minacciando con un taglierino le commesse del negozio, si erano impossessati di tre registratori di cassa, contenenti oltre 1.200 euro.

Il giorno successivo era stata rapinata una farmacia sempre di Castelvetro Piacentino. Verso le 18.15, nonostante la presenza di clienti all’interno dell’attività commerciale, un individuo è entrato armato di pistola. L’autore del fatto aveva minacciato tutti i presenti e aveva sradicato un registratore di cassa, rubando il contenuto del cassetto che era stato quantificato in oltre 500 euro. Poi si era dato alla fuga ed erano intervenuti i carabinieri di Monticelli.

La condanna definitiva

L’uomo era stato individuato come l’autore dei due fatti delittuosi ed era stato condannato nel 2015 a Piacenza e in appello a Bologna nel 2021.

La sentenza era divenuta definitiva e tre mesi fa è stato emesso l’ordine di carcerazione per la relativa pena di due anni di reclusione da scontare, ma non era mai stato trovato.

Individuato a Cremona

Questa mattina gli uomini dell’Arma lo hanno individuato a Cremona a casa della madre e lo hanno arrestato.

Un lungo curriculum di reati

Il 58enne, in quello stesso periodo del 2013, si era reso autore di altre rapine presso alcune farmacie di Cremona ed era stato arrestato anche per questi fatti reato.

Trovato con droga e parti di armi

Inoltre, l’11 marzo scorso, i carabinieri della Sezione Radiomobile di Cremona, lo avevano trovato in possesso di 3,7 grammi di eroina e 0,5 grammi di cocaina. A casa sua, all’interno di una presa d’aria della cucina, aveva oltre 80 grammi di hashish suddivisi in più pezzi racchiusi in cellophane e materiale per il confezionamento di dosi. Mentre in un’altra stanza sono state trovate delle parti di arma da guerra assemblate e funzionanti.

Erano una canna e un castello, risultate le parti di un Moschetto Automatico Beretta calibro 9, che l’uomo deteneva senza averne alcun titolo. Era stato arrestato per possesso di armi e droga e accompagnato in carcere e, dopo la convalida, era stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Cremona.

A fine maggio 2022, era stato denunciato sempre dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cremona per furto d’auto avvenuto a Bobbio (PC). Le immediate indagini dei carabinieri Bobbiesi hanno informato i colleghi cremonesi della concreta possibilità che l’uomo potesse trovarsi nella città lombarda dove vivono i suoi parenti.

Una pattuglia si è subito recata nei pressi della casa dei parenti dell’uomo e nei pressi del complesso abitativo era stati rinvenuto il veicolo oggetto di furto. Il mezzo è stato quindi recuperato con un carro attrezzi in attesa della restituzione al proprietario. Sull’auto i militari hanno trovato il telefono del 58enne a conferma che l’autore del furto fosse proprio lui come poi confessato presso la caserma Santa Lucia.

Dalle sue dichiarazioni era emerso che mentre era in un bar di Bobbio aveva litigato con un’amica. Uscito dal bar aveva notato un’auto parcheggiata che aveva le chiavi lasciate in un portaoggetti. Quindi, non avendo mezzo di trasporto, ha pensato di usare quel mezzo per rientrare verso Cremona a salutare i parenti. Il mezzo, che non aveva riportato danni, era stato restituito al legittimo proprietario.

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