"Faccetta Nera" insegnata a scuola: è polemica alla primaria Bissolati di Cremona
La protesta dei genitori: "Non si spiega così la storia"
"Faccetta Nera" insegnata a scuola: è polemica alla primaria Bissolati di Cremona dove la proposta presentata da due insegnanti che contempla lo studio anche di "Bella Ciao" sta suscitando le proteste dei genitori.
"Faccetta Nera" insegnata a scuola
La proposta presentata da due insegnanti della scuola primaria Bissolati di Cremona sta suscitando non poche polemiche. Al centro della discussione due canzoni: una è una canzone del 1935, "Faccetta nera", e l’altra è "Bella ciao".
I due brani, uno inneggiante al Duce, Benito Mussolini, l’altro, al contrario, il manifesto della lotta partigiana, sono stati inseriti nel programma di lavoro di una classe quinta e presentati ai genitori in consiglio d’interclasse dagli insegnanti.
"Approccio apolitico"
Il progetto come spiegato dalle due maestre prevede “un approccio apolitico, secondo una prospettiva didattica esclusivamente storica”, ma l’iniziativa sta suscitando non poche reazioni. Il brano che fa più discutere, non è tanto lo studio di "Bella Ciao", quanto quello di "Faccetta Nera", divento nel tempo l'inno del regime fascista.
"Canzone ignobile"
“Una canzone ignobile che non andrebbe insegnata a bambini delle elementari. La storia non può essere spiegata con ‘Faccetta nera'”, hanno dichiarato i rappresentanti dei genitori.
La dirigente dell’istituto comprensivo, Daniela Marzani, ha invece sottolineato che si tratta di un'iniziativa non ufficiale e mai approvata in quanto non inserita "nel piano dell’offerta formativa”.
Una spiegazione che però sembra non aver spento le polemiche.