L’alternatore dell’auto: a cosa serve e come funziona

L’alternatore dell’auto: a cosa serve e come funziona
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Immagine dell'alternatore dell'auto tratta da pezzidiricambio24.it

L’alternatore dell’auto è un generatore di piccole dimensioni atto a supportare la batteria ed il corretto funzionamento del sistema elettrico dell’automobile. Questo dispositivo assolve al compito di convertire l’energia meccanica proveniente dal motore in energia elettrica sotto forma di corrente alternata.

L’alternatore è composto fondamentalmente da due parti: una fissa, lo statore, ed una mobile, il rotore. Lo statore si presenta nella forma di un cilindro cavo, all’interno del quale ruota il rotore. Su entrambi i componenti si trovano degli avvolgimenti di circuiti elettrici, costituenti dei circuiti separati. L’alternatore è connesso al motore tramite la cinghia e la puleggia.

La cinghia serve a trasmettere l’energia meccanica prodotta dal motore, insieme alla puleggia, un disco girevole collegato con la cinghia, che rende possibile il trasferimento della rotazione del motore agli altri componenti della macchina. La suddetta conversione avviene in base al principio della legge di Faraday. Quando il motore è in funzione, il rotore viene messo in moto dalla cinghia; la rotazione che ne consegue crea un campo elettromagnetico che conduce forze elettromotrici negli avvolgimenti dello statore. In questo modo viene prodotta dell’energia elettrica in forma di corrente alternata, che viene a sua volta convertita in continua da un raddrizzatore a diodi presente nell’alternatore. Questa verrà infine immagazzinata nella batteria e servirà ad alimentare tutti i dispositivi elettrici ed elettronici presenti nell’automobile.

L’efficienza operativa degli alternatori, soprattutto di quelli di ultima generazione, è molto alta e prossima al 100%: questo significa che gran parte dell’energia meccanica prodotta dal motore viene convertita in energia elettrica.
L’alternatore è un componente dell’auto di lunga durata ed in genere un sua sostituzione si rende necessaria una volta superata la soglia dei 160.000 km di percorrenza.

Anche questo accessorio può tuttavia essere soggetto a malfunzionamento. I segnali più frequentemente riconducibili ad un guasto dell’alternatore sono i seguenti:

  • Difficoltà nell’accensione dell’auto.
  • Batteria che si scarica velocemente.
  • Problemi nel funzionamento delle luci della vettura.
  • Le spie sul cruscotto appaiono sfocate.
  • Inusuale accensione della spia della batteria durante la circolazione e quando si accelera.

L’usura della puleggia, dei danni alle spazzole o agli anelli di contatto, la rottura del regolatore di tensione, un cortocircuito dell’avvolgimento dello statore: questi sono alcuni dei fattori che possono compromettere il corretto funzionamento di questo dispositivo.
Per la corretta diagnostica dei problemi all’alternatore occorre rivolgersi ad un’officina specializzata, dove con l’ausilio di un multimetro verrà effettuata la misurazione della tensione nella rete elettrica dell’auto. Questa misurazione avviene nei terminali della batteria con il motore in funzione e se i valori registrati divergono da quelli nominali, la sostituzione dell’alternatore si renderà necessaria. In virtù della sua complessità, il cambio di questo accessorio deve essere effettuato in officina.

Concludendo, non sarà inutile ancora una volta ricordare che una manutenzione e pulizia costante dell’alternatore come anche di tutti gli altri componenti dell’auto contribuirà ad allungarne la durata operativa, nonché a migliorarne l’efficienza. A riguardo è consigliabile far effettuare un controllo accurato del dispositivo ogni 24.000 km di percorrenza.
Ci auguriamo che la lettura di questo articolo sia risultata utile.

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