Sanità, tempi di attesa troppo lunghi. Piloni (PD): "Servono risorse per pagare e potenziare il personale"
"Va costruita la rete della medicina territoriale realizzando almeno 500 Case di comunità; il fascicolo sanitario elettronico deve essere accessibile a tutte le figure sanitarie; e servono risorse per pagare e potenziare il personale", ha detto il consigliere.
Riparte la campagna del Pd lombardo e del consigliere Matteo Piloni per denunciare la lunghezza dei tempi di attesa in sanità in Lombardia e con essa la petizione con cui si chiede alla Giunta regionale di affrontare davvero questo problema.
Sanità, tempi di attesa troppo lunghi. Piloni (PD): "Servono risorse per pagare e potenziare il personale"
Il costo della sanità che i lombardi pagano direttamente è stato quantificato dal Ministero dell’Economia nel suo ultimo monitoraggio e ammonta a una cifra che varia negli ultimi anni tra i 7 e gli 8 miliardi di euro, con un picco nel 2019 di 8,08 miliardi. Una parte consistente di essi, circa il 30%, è quanto i cittadini pagano privatamente, e a incidere è l’impossibilità di prenotare una
prestazione in tempi congrui.
“Con una elaborazione dei dati, possiamo desumere che i lombardi, per visite, esami e prestazioni sanitarie che non riescono a ottenere nel pubblico in tempi ragionevoli, spendano tra i 2 e i 2,5 miliardi di euro l’anno – fa sapere Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd –. È come se in un anno ogni cittadino, contando anche i neonati, spendesse 250 euro”.
Da qui l’idea di simulare le prenotazioni:
“Abbiamo rilevato come novità il fatto che il sistema di consultazione delle disponibilità sul sito della Regione dà tempi di attesa quasi nulli, ma una volta inseriti i propri dati, i tempi di attesa sono totalmente diversi, molto superiori e addirittura non disponibili in agenda”, dice il dem.
Quindi, ecco la proposta del PD e di Piloni:
“Va costruita la rete della medicina territoriale realizzando almeno 500 Case di comunità, una ogni 20mila abitanti; il fascicolo sanitario elettronico deve essere accessibile a tutte le figure sanitarie; servono risorse per pagare e potenziare il personale; in ogni ospedale deve essere possibile ottenere gli esami nei tempi indicati nelle prescrizioni”, conclude Piloni.