Acquisti sul web, il raggiro è sempre in agguato: cinque truffatori denunciati
Uno dei cinque, nel giro di pochi giorni, è stato denunciato dai Carabinieri di Gussola e da quelli di Ostiano per due differenti truffe.
Cremona: truffe in serie, i Carabinieri delle Compagnie di Cremona e Casalmaggiore hanno denunciato cinque persone.
Cinque persone denunciate per truffa
A conclusione di cinque differenti attività di indagine, i Carabinieri delle Stazioni di Cremona, Gussola, Castelverde e Ostiano hanno denunciato per truffa cinque persone, tutti cittadini italiani. Uno dei cinque, nel giro di pochi giorni, è stato denunciato dai Carabinieri di Gussola e da quelli di Ostiano per due differenti truffe risultate identiche per le modalità con cui sono state commesse.
Il pellet acquistato su internet
Il primo denunciato è un italiano di 46 anni, residente in provincia di Verona e con precedenti di polizia a carico anche dello stesso genere. Un uomo ai primi di aprile ha denunciato ai Carabinieri di Gussola che nei giorni precedenti, tra le pubblicità presenti su un social network, aveva notato l’offerta di sacchi di pellet al prezzo di 3,50 euro ciascuno e ha quindi deciso di ordinare ben 285 sacchetti, per un importo complessivo di circa 1.000 euro. I due sono quindi entrati in contatto e si sono accordati per la consegna del prodotto in giorno e data favorevole per entrambi. La vittima, come pattuito e non sospettando nulla, ha quindi effettuato un bonifico sull’Iban fornito dal truffatore. Una volta pagato, ha atteso l’arrivo del prodotto e, dopo diversi giorni, non vedendolo arrivare ha deciso di contattare l’inserzionista il quale prima ha detto di avere avuto problemi di spedizione, poi ha promesso il rimborso dei 1.000 euro e infine non ha più risposto al telefono, non consegnando la merce e non restituendo il denaro che aveva incassato. Ha presentato la querela e hanno avuto inizio gli accertamenti. Le verifiche svolte dai Carabinieri di Gussola sul numero di telefono usato nell’annuncio e sull’Iban a favore del quale è stato effettuato il pagamento hanno permesso di svelare l’identità del truffatore che è stata denunciato.
Nel secondo fatto, sono due i denunciati. Entrambi cittadini italiani di 46 e 63 anni, residenti di provincia di Verona e Brescia ed entrambi pregiudicati: il 46enne risulta essere lo stesso uomo denunciato pochi prima dai militari di Gussola. L’indagine ha preso avvio a seguito della querela sporta presso i Carabinieri di Ostiano ai primi di aprile da un uomo del posto che, nel navigare sui social network, ha notato una proposta di vendita di un bancale di pellet a 200 euro.
La vittima, dopo aver contattato il numero telefonico fornito nell’annuncio, ha deciso di acquistarne un bancale e si è accordata con il venditore sulle modalità di consegna. Ha quindi effettuato il pagamento sul codice Iban che gli era stato fornito. Una volta pagato ha atteso l’arrivo del prodotto e, dopo diversi giorni, non vedendolo arrivare ha contattato ha deciso di contattare l’inserzionista che inizialmente non ha risposto. La vittima ha chiamato un altro numero di telefono trovato nell’annuncio, ma l’interlocutore ha detto di non conoscerlo e di non sapere di cosa stesse parlando. Quindi, la merce non è mai stata consegnata e la vittima ha presentato la querela. Le verifiche svolte dai Carabinieri di Ostiano sui numeri di telefono presenti nell’annuncio e sull’Iban a favore del quale è stato effettuato il pagamento hanno permesso di svelare l’identità di due truffatori che sono stati denunciati.
La polizza auto
Il terzo fatto, conclusosi con la denuncia da parte dei Carabinieri di Cremona di un uomo di 41 anni, residente in provincia di Caserta e con precedenti di polizia a carico, è avvenuto a metà giugno scorso. Una donna del posto ha denunciato di avere effettuato una ricarica su una carta dell’importo di 205 euro quale corrispettivo di una polizza assicurativa relativa a un’auto a lei in uso. La vittima ha cercato su internet delle informazioni per rinnovare una polizza assicurativa per auto e ha trovato un annuncio che invitava alla stipula di un contratto e che riportava un numero di telefono da contattare. Il prezzo sembrava conveniente e ha contattato il numero in questione, parlando con un uomo che si è spacciato per agente assicurativo. In realtà quel numero non era riferibile a una società assicurativa e al telefono non ha risposto un agente assicurativo, ma un truffatore. Ha effettuato il pagamento della somma richiesta ma non ha mai ricevuto la polizza assicurativa che credeva di avere stipulato.
Dopo alcuni giorni, durante i quali ha provato a cercare ancora la persona con cui aveva parlato, ha capito di essere stata truffata e ha presentato la denuncia e le successive indagini, tramite i numeri di telefono e il codice utente verso il quale ha effettuato la ricarica, hanno permesso di risalire all’autore della truffa che è stato denunciato.
I cerchi in lega per l'auto
Nel quarto caso è stato denunciato un cittadino italiano di 21 anni, residente in provincia di Roma e con precedenti di polizia a carico. L’indagine ha preso avvio a seguito della querela sporta a Castelverde da un uomo del posto che alla fine di ottobre dello scorso anno ha letto un’inserzione su un sito di vendite online relativa all’offerta di quattro cerchi in lega per auto al prezzo di 500 euro.
Il prezzo era interessante e i cerchi erano proprio quelli che desiderava, quindi la vittima ha deciso di contattare il venditore sul numero di telefono pubblicato nell’annuncio e di comprarli. Il venditore è risultato molto gentile e convincente anche perché la vittima temeva di potere essere truffata ed era titubante. Il venditore, per rassicurarlo, ha anche mandato la foto della sua patente e della sua tessera sanitaria e la vittima ha così deciso di effettuare un bonifico di 250 euro, come acconto, sul codice Iban che gli era stata fornito. Il venditore tramite telefono ha poi mandato alla vittima una schermata che indicava che una società di spedizioni aveva preso in carico il materiale e lo avrebbe recapitato a casa del truffato che si è convinto a pagare anche gli ulteriori 250 euro per concludere l’affare. Ha ricevuto dal venditore la conferma che il pacco era stato spedito e che era in arrivo a casa sua, cosa in realtà mai avvenuta. Infatti, a quel momento non ha più avuto notizie e ha provato a contattare l’inserzionista, ma non è riuscito nell’intento perché si era reso irreperibile. La vittima ha contattato la società di spedizioni e ha scoperto che non risultava nessuna spedizione diretta a lui.
Di conseguenza, ha presentato la querela e le verifiche svolte dai Carabinieri di Castelverde sul numero di carta e sul numero di telefono usato per l’annuncio hanno permesso di identificare il truffatore che è stato denunciato.
Frode informatica
L’ultimo denunciato è un cittadino italiano di 58 anni, residente in provincia di Napoli e con precedenti di polizia. A metà dicembre scorso una donna ha denunciato presso i Carabinieri di Gussola di essere titolare di una carta di credito e di avere ricevuto due messaggi sul suo telefono che la avvisavano di un accesso anomalo al suo conto e dell’abilitazione della sua carta a un servizio di pagamento sul web. Ha quindi contattato il suo istituto di credito perché risultavano quattro operazioni per un totale di 2.000 euro da lei mai eseguite. Risultando dei movimenti fraudolenti e da lei non autorizzati, ha bloccato la carta e ha presentato la denuncia ai Carabinieri di Gussola che hanno ricostruito quanto avvenuto. Infatti, hanno scoperto che il 58enne era riuscito a impossessarsi dei codici di accesso relativi alla carta della vittima e aveva effettuato quattro pagamenti di 500 euro ciascuno a favore di una ditta che ha sede a Napoli. Per questo motivo il 58enne è stato denunciato per frode informatica.