Al via i trattamenti contro l’ifantria in diversi quartieri della città
Le operazioni saranno effettuate di notte
Martedì 21 e mercoledì 22 giugno trattamenti contro l’ifantria in diversi quartieri cittadini.
Trattamenti contro l’ifantria
Dopo gli interventi per la lotta al contenimento della Galerucella Lutea (un piccolo coleottero defogliatore, sia come adulto che come larva, specifico dell'olmo ma che si è diffuso anche su altre tipi di essenze) iniziano martedì 21 giugno i trattamenti contro l’ifantria (lepidottero defogliatore della famiglia Erebidae). Le operazioni saranno effettuate di notte, dalle ore 3 circa martedì 21, mercoledì 22 e, se necessario, giovedì 23 giugno.
Dove
Le vie interessate nel quartiere Po-Centro sono Cadore, Mella, Lago Gerundo, Serio, Fulcheria, Parco al Po (solo piante più sensibili agli attacchi) e Parco Sartori mentre nel quartiere San Felice le vie Allende, Caudana, San Gorgonio, Casella, Corte dei monaci e la zona circostante la palestra.
Nel quartiere Zaist la disinfestazione interesserà parte del parco Caprera (piante più sensibili) e parte del parco Asia, oltre che le vie Calatafimi e Fatebenefratelli e nel quartiere Maristella le vie Corazzini, Maestri Muratori e Parracaccia.
Nel quartiere Boschetto – Migliaro gli interventi riguarderanno il parco Verdello, l’area verde del Migliaro, l’area della chiesa e le vie Boschetto e della Castella, mentre nel quartiere Bagnara la via Fossadone e il parco Rosa Mariani infine nel quartiere Incrociatello l’area verde di via Valtellina e via Valsabbia.
Anche per questi interventi verrà utilizzato un antiparassitario aeriforme con prodotti specifici per trattamenti in ambito urbano. I residenti delle vie dove opereranno gli addetti incaricati da AEM S.p.A. sono invitati a tenere chiuse le finestre durante le operazioni. Nelle zone interessate al trattamento verranno sistemati appositi cartelli informativi.
Cos'è ifantria
L’Ifantria americana, Hyphantria cunea, è un lepidottero defogliatore polifago diffuso soprattutto nell’area del nord e centro Italia. E' di origine americana e solitamente predilige le piante di gelso, noci, salici, sambuco, tigli, aceri e ciliegi. Le larve si nutrono delle foglie delle piante e in caso di infestazioni intense la defogliazione è completa.
I forti attacchi di Ifantria sono probabilmente da ricondurre agli inverni miti che hanno caratterizzato gli ultimi anni, inoltre la mancanza di efficaci nemici naturali, ha facilitato la rapida diffusione di questo lepidottero che si caratterizza anche per una buona capacità di adattamento.
I primi segni di infestazione sono costituiti da fitte ragnatele bianche di solito posizionate alle estremità dei rami, grosse masse setose e biancastre all’interno delle quali si trovano le larve.
Spesso si tende a confondere la larva di Ifantria con quella della Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) che è dannosa per l’uomo e gli animali in quanto urticante; gli interventi di lotta su Ifantria devono essere attuati solo per limitare l’infestazione e il danno sulle piante.
(Foto di copertina: Marcello Consolo)