ASST Cremona

CadaverLab, al via la seconda edizione del corso di alta specializzazione per neochirurghi su corpi donati alla scienza

A palazzo Trecchi due nuovi appuntamenti per imparare sul campo e rendere Cremona un centro di formazione continua e permanente per giovani specialisti.

CadaverLab, al via la seconda edizione del corso di alta specializzazione per neochirurghi su corpi donati alla scienza
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CadaverLab, al via la seconda edizione del corso di alta specializzazione per neochirurghi con esperti di fama internazionale. A palazzo Trecchi due nuovi appuntamenti per imparare sul campo e rendere Cremona un centro di formazione continua e permanente per giovani specialisti

CadaverLab, al via la seconda edizione

Seconda edizione per il CadaverLab a Palazzo Trecchi. Asst Cremona rinnova la collaborazione con la Human Trecchi Academy e ripropone due corsi già eseguiti nel 2021 incentrati sulla chirurgia vertebrale e sulla chirurgia cranica, che saranno affidati a relatori internazionali e consentiranno ai partecipanti di mettersi alla prova con le più avanzate tecnologie ad oggi disponibili in ambito neurochirurgico. Il primo appuntamento sarà il 18 e 19 maggio con “Approcci al Rachide Cervicale e Lombare”, seguito il 20 e 21 maggio da “Approcci alla Fossa Cranica Posteriore”. Il 17 e 18 giugno si conclude il ciclo d’incontri con “Approcci endoscopici ed endonasali alla Sella: corso pratico per neurochirurghi”.

«Il nostro supporto professionale unito alle strutture messe a disposizione dalla Human Trecchi Academy è il presupposto per sviluppare competenze di alto profilo non solo sul nostro territorio, ma anche a livello nazionale», dichiara Rosario Canino, direttore sanitario di Asst Cremona. «La collaborazione nata con la Neurochirurgia e il Trecchi pone le basi per un progetto di più ampio respiro che possa coinvolgere altre specialità mediche della nostra Azienda, con l’intento di dar vita ad una partnership stimolante a livello scientifico, professionale e umano. Ringrazio quindi il dottor Scotti e il dottor Budassi per l’opportunità di ospitare i nostri professionisti, un’occasione di rilancio e crescita non solo della sanità pubblica territoriale, ma anche per la città stessa», conclude Canino.

Alla presentazione del corso ha partecipato anche Carlo Scotti, amministratore delegato di EV, Società Consortile che amministra le attività delle società veterinarie con sede a Cremona. «EV abita Palazzo Trecchi da 30 anni, è senza scopo di lucro e per statuto reinveste i proventi delle sue attività per migliorare la propria offerta formativa. A partire dal 2019 ha aperto il progetto Trecchi Human, destinato alla formazione di specialisti e specializzandi in medicina e chirurgia nell’ambito della medicina umana. Oggi, il Trecchi Human Lab è considerato uno dei migliori centri studi nel suo genere in Europa vantando una clientela nazionale ed internazionale. All’interno del progetto vengono organizzate circa 150 attività formative residenziali l’anno, che portano in città 3mila persone tra medici chirurghi, ingegneri biomedici e rappresentanti aziendali. 

È certamente un’eccellenza del nostro territorio. In quanto tale, una stretta relazione con le Istituzioni e le Aziende Sanitarie locali è imprescindibile: la partnership con l’ASST di Cremona all’interno del progetto dà lustro a entrambe le strutture ed è qualcosa a cui teniamo molto.  Ringrazio tutte le istituzioni presenti ed il Comune di Cremona per il supporto. Continueremo con convinzione a lavorare per rafforzare questo importante legame giorno dopo giorno».

Cremona centro di riferimento internazionale

«L'obiettivo ambizioso che la Neurochirurgia dell'ASST di Cremona si è posto è quello di far diventare Cremona sede di formazione continua e permanente per giovani neurochirurghi, ponendosi quale centro di riferimento nazionale ed internazionale», annuncia Antonio Fioravanti (Direttore dipartimento testa-collo, Asst Cremona).

«Durante questi laboratori, i partecipanti non solo hanno la possibilità di utilizzare tecnologie all'avanguardia (ad esempio, microscopio, esoscopio, endoscopio, neuronavigatore), ma hanno l’occasione di rapportarsi con esperti di fama nazionale e internazionale, come quelli che saranno presenti agli appuntamenti di maggio e giugno».

Tra questi Shane Tubbs, uno dei più importanti neuroanatomisti al mondo, con più di 1600 pubblicazioni e un H-index di 50 (USA); Paolo Cappabianca, presidente della società italiana di neurochirurgia; Franco Servadei, già presidente della società mondiale di neurochirurgia (WFNS) e professore presso la Humanitas University; Basant Kumar Misra, Direttore della Neurochirurgia di Mumbai (India) e Luis Borba Direttore della Neurochirurgia di Curitiba (Brasile) e presidente della società mondiale di chirurgia del basicranio. La partecipazione di questi professionisti, unita al patrocinio di entrambe le società scientifiche di neurochirurgia confermano l'alto valore didattico dei corsi.

«Stiamo già lavorando all'organizzazione della terza edizione di questi cadaver lab (la prima edizione risale all’autunno 2021), che vedranno un'ulteriore implementazione della complessità delle tecniche chirurgiche proposte e il coinvolgimento dell’UO di Otorinolaringoiatria della nostra Azienda», conclude Fioravanti. «Non solo. Abbiamo in programma un incontro rivolto ai Medici di Medicina Generale del nostro territorio in tema di stroke organizzato insieme ai colleghi della Neurologia e Neuroradiologia».

CadaverLab, di cosa si tratta

I CadaverLab sono corsi di alta specializzazione per chirurghi. La sperimentazione in un CadaverLab è una pratica etica: i corpi utilizzati durante il laboratorio appartengono a persone che in vita hanno deciso di donare il proprio corpo alla scienza, con un gesto di grande altruismo verso l’umanità; in seguito all’esercitazione i corpi potranno essere tumulati, nel massimo rispetto della persona.

A differenza di Paesi come gli Stati Uniti, il Canada o l’Australia, questo tipo di aggiornamento scientifico-professionale non è ancora molto diffuso in Italia. Grazie all’impegno del dottor Fioravanti, però, da ormai tre anni questa pratica è diventata una consuetudine per l’ASST di Cremona.

Un simile tipo di training in laboratorio, in un ambiente chiuso e controllato, dà modo agli specializzandi di eseguire procedure complesse garantendo un realismo elevato e senza la pressione delle tempistiche strette dettate da una vera emergenza.

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