Diminuiscono le classi in quarantena a Cremona: a casa 4100 studenti e 100 professori
"Il trend dei contagi risulta in riduzione in tutte le fasce di età considerate".
In attesa delle nuove regole sulla gestione dei casi Covid a scuola che dovrebbero essere emanate a breve dal Governo Draghi nel giro di una settimana le classi in quarantena nel Cremonese sono diminuite. E' quanto emerge dal monitoraggio realizzato da Regione Lombardia e aggiornato al 30 gennaio 2022. Diminuiscono nettamente i bimbi e i ragazzi a casa e anche i docenti in isolamento.
Si dimezzano le classi in quarantena a Cremona: a casa 4100 studenti e 100 professori
Nel dettaglio, secondo l'ultimo report, le classi in quarantena nella nostra provincia sono 272 (4118 studenti e 101 docenti) mentre sette giorni prima erano 334 (5.072 bimbi e ragazzi e 140 docenti).
62 le bolle delle scuole d'infanzia chiuse, con 845 bimbi chiusi in casa e 51 operatori scolastici in quarantena. Ricordiamo, ancora una volta. che negli asili basta un solo caso di positività per far scattare la serrata e il provvedimento sanitario. Sono in fase di elaborazione nuove regole ma sembra che questo aspetto non verrà modificato negli asili.
Alle elementari (qui i casi per l'avvio della quarantena devono essere due, ma potrebbero diventare tre) sono 116 le classi chiuse, per un totale di 1.537 ragazzi e 38 docenti.
La situazione in Lombardia
Il miglioramento della situazione cremonese si riflette anche nella situazione lombarda. "Il trend dei contagi risulta in riduzione in tutte le fasce di età considerate, rispetto alla settimana precedente; in particolare nella fascia 14-18 si conferma un decremento dei casi già attivo a partire dalle ultime 4 settimane - spiegano infatti dal Pirellone - Rispetto alla settimana precedente si osserva una riduzione delle misure restrittive in tutti i cicli scolastici. In particolare, si evidenzia un maggiore decremento per il ciclo scolastico appartenente al nido-infanzia".
“La riduzione dei contagi in Lombardia si conferma anche per la popolazione di età scolare con una riduzione dei ragazzi in quarantena e delle classi coinvolte - commenta la vicepresidente ed assessore al Welfare, Letizia Moratti -- Una buona notizia per l’attività didattica in presenza, così importante per la formazione delle nuove generazioni. Tra gli studenti, la fascia di popolazione più vaccinata, quella tra i 12 e i 19 anni che ha ricevuto almeno una dose con una percentuale del 90% - di questi circa il 40% ha già ricevuto la booster - è quella che ha l’incidenza dei contagi minore. Un segnale chiaro dell’efficacia dei vaccini e dell’importanza della vaccinazione”.