Endoscopia digestiva e Gastroenterologia: bilancio 2021 positivo, attività in crescita nonostante la pandemia
A fare la differenza sono state le procedure svolte in sicurezza, le nuove strumentazioni e la professionalità degli operatori. In arrivo un medico, due infermieri, due OSS e un nuovo endoscopio.
Endoscopia digestiva e Gastroenterologia: Il bilancio 2021 è più che positivo, attività in crescita. A fare la differenza sono state le procedure svolte in sicurezza, le nuove strumentazioni e la professionalità degli operatori. In arrivo un medico, due infermieri, due OSS e un nuovo endoscopio.
Endoscopia digestiva e Gastroenterologia: bilancio positivo, attività in crescita
Nel 2021 il reparto di Gastrologia ed Endoscopia digestiva ha registrato un bilancio più che positivo. Sono state eseguite quasi 8 mila procedure, 500 in più rispetto al 2019. Sicurezza, nuove strumentazioni e la professionalità degli operatori hanno fatto la differenza.
Per far fronte alla grande richiesta di prestazioni, presto si aggiungeranno all’équipe altri professionisti: un medico, due infermieri e due operatori sociosanitari. Roberto Grassia, primario del reparto, illustra l’attività svolta nell’ultimo periodo e invita alla prevenzione.
Endoscopia digestiva: dottor Grassia, qual è il bilancio del 2021?
Negli ultimi due anni, nonostante la pandemia, l’attività dell’Endoscopia digestiva è cresciuta in maniera significativa. Nel 2021 – a livello aziendale – sono state eseguite 7.937 procedure, contro le 7.530 del 2019. L’incremento è misurabile su tutte le attività endoscopiche e per diverse tipologie di prestazioni.
Il Covid-19 quindi non ha compromesso la vostra attività?
No, e i numeri lo evidenziano con chiarezza. La corretta pianificazione delle indagini e le misure adottate per prevenire il contagio hanno fatto la differenza. Insieme alla Direzione medica, abbiamo previsto più filtri di controllo, dispositivi di protezione appropriati e la sanificazione sistematica di ambienti e strumentazioni. Inoltre, tutti i nostri pazienti, 48 ore prima di sottoporsi a qualsiasi procedura clinica, effettuano il tampone e vengono sottoposti ad un questionario per la valutazione del rischio di esposizione al Covid-19. Solo se l’esito del tampone è negativo si procede con l’effettuazione dell’esame.
La vostra attività si svolge fra Cremona e Casalmaggiore?
Esatto, siamo operativi all’Ospedale di Cremona con tre sale (h12) e all’Ospedale Oglio Po con una sala (8.30-14.00). In entrambi i presidi vengono erogate quotidianamente visite specialistiche gastroenterologiche generali e super specialistiche (malattie croniche intestinali e celiachia). A Cremona, inoltre, viene garantita la reperibilità endoscopica H24 per le consulenze in pronto soccorso e nei reparti di degenza.
Equipe Gastrologia ed Enterologia digestiva OGLIO PO
Equipe Gastrologia ed Enterologia digestiva CREMONA
In che misura l’Endoscopia digestiva collabora con la chirurgia?
Nel 2021 la collaborazione creata con le chirurgie di Cremona e di Oglio Po - Dirette rispettivamente da Gian Luca Baiocchi e da Guglielmo Giannotti si è molto rafforzata. Effettuando diagnosi sempre più precoci, l’Endoscopia digestiva consente trattamenti (anche chirurgici) sempre meno invasivi, consentendo tempi di recupero post-operatorio più brevi. Tra le modalità operative condivise c’è la marcatura degli organi affetti da neoplasia con verde indocianina (sostanza fluorescente) che colora le cellule malate e consente di guidare ogni azione con maggior precisione. Infine, con l’endoscopia operativa siamo in grado di gestire le possibili complicanze post-operatorie, limitando la necessità di re-intervenire con la chirurgia.
Strumentazioni e alta tecnologia: che ruolo giocano nell’incremento dell’attività?
Un ruolo decisamente importante. Di recente sono stati acquisiti strumenti di nuova generazione con meccaniche (flessibilità e diametro) più confortevoli per il paziente, ad alta definizione e con filtri digitali in grado di effettuare diagnosi accurate e precoci. Tra i nuovi strumenti “speciali” ci sono un ecografo, un ecoendoscopio con canale operativo “largo” (4 mm) e duodenoscopi per procedure biliari con distale monouso in grado di limitare la diffusione di germi multiresistenti. Infine, siamo in attesa di un secondo ecoendoscopio e due strumenti “zoom” in grado di magnificare la visione delle lesioni riscontrate con un ingrandimento real-time.
Quali sono i tempi di attesa in media per un esame diagnostico non urgente e da cosa sono determinati?
L’attività svolta in sicurezza è stata una delle carte vincenti per l’incremento del nostro lavoro; tuttavia, il tempo della lista di attesa si è paradossalmente allungato. I motivi sono diversi: anzitutto è aumentata la domanda, sia per la fiducia riposta nel nostro servizio dai medici di medicina generale (con i quali collaboriamo benissimo), sia per la sospensione di altre attività endoscopiche nella nostra provincia e in quelle limitrofe. Premesso che le prestazioni in urgenza differibile (prenotabili al nostro front office con la valutazione del gastroenterologo) sono garantite, oggi per un esame programmabile non urgente (primi accessi e controlli) il tempo di attesa varia dai 90 ai 120 giorni.
Perché è importante la prevenzione?
Solo con la prevenzione è possibile intercettare l’insorgere di eventuali patologie ed evitare gravi complicanze. Un dato esemplificativo: nel 20% circa delle colonscopie si riscontra una lesione preneoplastica o neoplastica precoce sotto forma di polipo o lesione non polipoide; queste lesioni vengono asportate endoscopicamente con intento curativo, riducendo la necessità di chirurgia. Per lo stomaco la percentuale è molto più bassa, ma la sorveglianza di condizioni di rischio come le gastriti atrofiche o metaplasiche permette una identificazione precoce di lesioni neoplastiche iniziali. In questi casi, la successiva asportazione endoscopica o chirurgica mininvasiva consente di curare la malattia in una fase “localizzata” senza ricorso a terapie “sistemiche” come la chemioterapia.
Da chi è composta la sua équipe?
Oltre al personale amministrativo, fondamentale per l’accettazione e gestione del paziente al front office, l’attuale équipe conta sei medici (Elvo Biagio, Maria Chiara Verga, Andrea Drago, Sara Soro, Stefano Mazza) e diciassette (splendidi) infermieri e operatori sociosanitari (Oss) coordinati da Cesare Piccioni. In considerazione dell’aumento delle attività del 2021 e in previsione di una ulteriore crescita per il 2022, la Direzione strategica e la Direzione delle professioni sanitarie hanno predisposto un piano di assunzione per un medico, due infermieri e due Oss.
COME SI ACCEDE AL SERVIZIO
- Con la prescrizione del medico di medicina generale
- Prenotazione sportelli CUP o numero verde 800 638 638
- Accesso diretto solo per esami endoscopici urgenti
Per informazioni Tel 0372 405255 e-mail: endoscopia.digestiva@asst-cremona.it
Ogni paziente sarà sottoposto a tampone obbligatorio gratuito.