L'ex Tamoil contamina ancora le falde acquifere: "Fatti gravissimi. Serve subito convocazione Osservatorio"
A sollevare la questione è il consigliere regionale del M5s, Marco Degli Angeli.
L'ex raffineria Tamoil contamina ancora le falde acquifere: "Fatti gravissimi. Serve subito convocazione Osservatorio e riapertura studio epidemiologico".
L'ex Tamoil contamina ancora le falde acquifere:
A Cremona l’inquinamento dilaga e oltre agli allarmanti dati sull’aria, ora si aggiunge l’evidenza che l’ex raffineria Tamoil contamina ancora le falde acquifere.
"Fatti gravissimi. Serve subito convocazione Osservatorio e riapertura studio epidemiologico. L'area dovrebbe Tamoil di Cremona essere riconosciuta come Sito di Interesse Nazionale per la Bonifica", scrive su Facebook il consigliere regionale del M5S Lombardia, Marco Degli Angeli.
"L’ATP (accertamento tecnico preventivo) - prosegue - ha evidenziato come la barriera idraulica non sia idonea ad intercettare il surnatante (idrocarburi non emulsionati con l’acqua della falda proveniente solo dalla ex raffineria). È ormai evidente che non si possano limitare gli interventi alla messa in sicurezza dell'area del sito, ma vada quindi affrontato il tema della bonifica in modo solerte anche delle aree circostanti: non è più rimandabile, come non è più rimandabile la convocazione d'urgenza dell'osservatorio Tamoil da parte del comune di Cremona".
Per il consigliere Degli Angeli andrebbe quindi interessata l’Ats, l’Ispra, Arpa e l’istituto Superiore di Sanità, assieme agli altri soggetti pubblici o privati, con l’obiettivo di valutare la possibilità che il sito venga riconosciuto come SIN (sito di interesse nazionale).
"Riaprire studio epidemiologico"
"Sarebbe altresì utile interpellare anche il MiTE (ministero della transizione Ecologica) visto che servono fondi per la bonifica, oltre che per la messa in sicurezza. A Mantova, per esempio, tutta l'area dell'ex petrolchimico, considerata come SIN, ha ottenuto pochi mesi fa, 18 milioni per la bonifica. In tutto questo iter va considerata anche la componente sanitaria, ed è evidente che non si sia fatto abbastanza su questo fronte.
È ormai tempo che lo sostengo e ora lo ribadisco: lo studio epidemiologico sulla Tamoil va riaperto immediatamente, non è più possibile aspettare. Se infatti, così come ha largamente avanzato il professor Paolo Ricci, ex direttore dello studio epidemiologico di Cremona, lo studio portato avanti dall’Università di Milano presenta alcune criticità dovute ai dati di base insufficienti che l’ex Asl di Cremona ha fornito, ora è stato dimostrato, tramite un accertamento tecnico preventivo richiesto dalla Canottieri, come la barriera idraulica a protezione del canale non basti a proteggere la salute dell’ambiente e dei cittadini. Dati alla mano, l’ex raffineria Tamoil inquina ancora; si è rilevata infatti la presenza di surnatante con spessori che variano tra i 63 e i 70 cm.
Mentre il Comune deciderà cosa fare di quel milione a sua disposizione, visto che non può rimanere inerte e voltarsi dall’altra parte e mentre mi auguro si metteranno in atto tutte le azioni possibili nei confronti dei responsabili, è mia intenzione portare la questione all’attenzione di Regione Lombardia sollecitando tutte le azioni di competenza dell’Ente, così da coinvolgere Arpa e Ats", conclude Degli Angeli.
"Su Tamoil è necessario fare chiarezza in Commissione Vigilanza"
Dello stesso avviso anche Simona Sommi (Lega): "In qualità di Presidente della Commissione Vigilanza, anche a nome del gruppo Lega in Consiglio Comunale, accolgo convintamente la richiesta di convocare una Commissione dedicata al tema Tamoil, ritenendo che sia necessario un opportuno approfondimento e confronto sulla situazione, nell'interesse dei cremonesi che hanno il diritto di essere informati rispetto ad una vicenda molto sentita dalla cittadinanza, per fare chiarezza su una vicenda che si trascina da anni".
Già in programma la convocazione dell'Osservatorio
L’Amministrazione comunale dal canto su fa sapere che aveva già messo in programma, verificando la disponibilità degli Enti interessati, la convocazione dell’Osservatorio Tamoil di cui sarà comunicata a breve la data, nel rispetto delle finalità e degli obiettivi che l'organismo, costituito con decreto sindacale, si pone.
In particolare la seduta già programmata, ed in linea con i precedenti incontri, è mirata a condividere gli esiti dei monitoraggi annuali delle attività di messa in sicurezza operativa del deposito Tamoil e delle attività di riqualificazione delle aree esterne. Si porrà inoltre l'attenzione sulla fase conclusiva delle attività di dismissione degli impianti di raffineria e sul futuro dell'area.
Dichiara al riguardo l'Assessore all’Ambiente Simona Pasquali: “L'Osservatorio Tamoil continua ad avere il ruolo di importante punto di condivisione e confronto tra tutti i soggetti coinvolti. Non esiste quindi nessun problema ad accogliere positivamente la sollecitazione del presidente della Canottieri Bissolati e dei signori Sergio Ravelli e Gino Ruggeri, rispettivamente membri e membri invitati dell'Osservatorio, affinché il prossimo incontro possa anche costituire l’occasione per una rappresentazione degli esiti degli accertamenti tecnici preventivi che la canottieri Bissolati ha condotto nell'ambito del procedimento civile avviato per risarcimento danni nei confronti della società Tamoil”.