Alle Fiere Zootecniche di Cremona arriva il presidio delle "Iene Vegane"
Hanno deciso di partecipare a questo evento per ricordare i dati allarmanti che gravano sulle scelte di tutti i giorni.
Presidio delle "Iene Vegane" contro le Fiere Zootecniche di Cremona nella mattinata di sabato 27 novembre 2021.
Le "Iene Vegane" in presidio alle Fiere Zootecniche
Dalle ore 8 alle ore 11 sabato 27 novembre 2021, l'associazione Iene Vegane ha presidiato contro la fiera zootecnica in via Nazario Sauro angolo via San Quirico.
Ogni anno vengono macellati oltre 70 miliardi di animali che, a loro volta, consumano acqua e risorse alimentari che se distribuite equamente potrebbero aiutare a risolvere il grosso problema della fame del mondo che coinvolge 8milioni di persone.
Altrettanto importante è la vita degli animali negli allevamenti intensivi, in particolare i bovini da latte che vengono esposti alla fiera: a quattro anni di vita vengono macellati dopo continui cicli di inseminazioni artificiali e mungiture.
Oggigiorno è risaputo che la zootecnia è uno dei settori più inquinanti del pianeta: una singola vacca rilascia in atmosfera 400L di metano al mese.
Per ogni abitante della pianura padana è stato stimato che ci siano due bovini ed un suino.
Iene Vegane ha ricordato, a tutti coloro che hanno deciso di partecipare a questo evento, questi dati allarmanti che gravano sulle scelte di tutti i giorni.
Chi sono le Iene Vegane
Iene Vegane è un’Associazione non violenta di attivisti animalisti antispecisti vegani che impegnano tempo, energie e cuore per essere la Voce di chi non ha Voce.
Il Gruppo, guidato da Alessandra di Lenge, Paolo Diaz e Luca Difede è presente come Movimento dal 2016 ed è divenuto Associazione nel 2018.
Le attività dell’Associazione sono numerose: presidi e performance, conferenze, partecipazioni televisive, diffusione di video, indagini negli allevamenti, azioni non violente davanti ai mattatoi, cene benefit, raccolta firme.
L'Associazione nel 2019 ha salvato Achille e Zorz, due bovini destinati al mattatoio. Tuttora li mantiene assieme alle capre prese in custodia da un ex allevamento.
L'associazione ha in progetto la realizzazione di un contesto di vita alternativa non violenta assieme ad animali salvati dallo sfruttamento umano.