Costruita nel 1620

Una preziosa viola di Girolamo Amati torna a Cremona per festeggiare quattro secoli di vita

Il 20 e 21 novembre sarà suonata da Paul Silverthorne nell'Auditorium Giovanni Arvedi.

Una preziosa viola di Girolamo Amati torna a Cremona per festeggiare quattro secoli di vita
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Una preziosa viola di Girolamo Amati torna a Cremona: il 20 e 21 novembre sarà suonata da Paul Silverthorne nell'Auditorium Giovanni Arvedi. L'appuntamento è per le ore 12.

Una preziosa viola di Girolamo Amati torna a Cremona

La viola tenore Girolamo Amati della Royal Academy of Music (RAM) di Londra è stata costruita nel 1620 e avrebbe dovuto celebrare a Cremona i quattro secoli di vita lo scorso anno. A causa della pandemia il progetto è stato rinviato. Ma ora arriva! Dalla prestigiosa collezione inglese tornerà nella sua città natale nel weekend del 20 e 21 novembre, per essere suonata in Auditorium Giovanni Arvedi, in due audizioni (ore 12) davvero speciali al Museo del Violino.

La viola Amati sarà portata a Cremona e suonata dal suo “angelo custode” il maestro Paul Silverthorne, professore di viola alla RAM, prima viola della London Sinfonietta ed emerita prima viola della London Symphony Orchestra, che da anni suona mantiene attivo questo splendido strumento musicale. Al pianoforte il giovane Ilan Kurtser.

Una delle pochissime viole tenori

La magnifica viola Girolamo Amati 1620 è di particolare interesse in quanto è una delle pochissime viole tenori sopravvissute nella misura originale, non essendo stata ridotta di formato per adattarla alle esigenze della moderna tecnica esecutiva.

Il suono potente e l'ampia gamma di colore tonale dello strumento hanno indotto Paul Silverthorne ad adattarsi alle sue misure nel 1982. Dopo avere esplorato e sviluppato le sue potenzialità tonali, la viola è divenuta porte integrante del suo modo di suonare. Questa combinazione ha portato a diversi nuovi lavori dedicati, quali After Ariadne di Richard Rodney Benntt, Echo of the Wind di Elizabeth Lutyens per solo viola, e un concerto per viola di Robert Saxton.

Anche nelle esibizioni cremonesi Silverthorne affiancherà autori ormai consolidati nel repertorio, da Bach a Brahms e Schubert, a brani meno frequentati come Night’s Echo, in prima esecuzione assoluta in Italia, di Philip Cashian, o l’insolito Lachrymae, Reflections on a song of Dowland di Benjamin Britten.

Anche Stradivari

Nel weekend della festa del Torrone non mancherà neppure l’appuntamento con Stradivari. Sabato alle 16, infatti, in Auditorium Giovanni Arvedi, la solista Aurelia Macovei si esibirà con il violino Antonio Stradivari Vesuvio 1727c. delle Collezioni Civiche Liutarie del Comune di Cremona, esposto al Museo del Violino.

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