Musica alta, schiamazzi e rissa fuori dal pub: dieci giovani denunciati
Diversi i reati contestati: dal disturbo alla quiete pubblica alla resistenza a pubblico ufficiale.
Pandino. Disturbo della quiete pubblica e rissa: i Carabinieri denunciano 10 persone.
Dieci denunciati per rissa e disturbo della quiete pubblica
I Carabinieri della Compagnia di Crema nel corso degli ultimi due fine settimana sono dovuti intervenire per due volte presso un pub di Pandino dove si riscontrava la presenza di avventori che recavano disturbo alla quiete pubblica e che per i fatti poi accaduti, tra risse e spintoni ai militari operanti, hanno portato alla denuncia complessiva di 10 persone.
Schiamazzi al pub
Il 5 novembre, alle ore 23.45, la Centrale Operativa della Compagnia di Crema, ricevuta una segnalazione per schiamazzi, ha inviato una pattuglia della locale Stazione Carabinieri. Giunti sul posto i militari hanno potuto notare la presenza di circa 20 giovani davanti al locale e del titolare del locale che era in procinto di effettuare la chiusura.
La discussione con i vicini
Quest’ultimo si è mostrato visibilmente infastidito tanto che, una volta allontanatisi i militari, si è diretto presso un’abitazione vicina citofonando a degli abitanti, pensando evidentemente che fossero stati loro a richiedere l’intervento dei carabinieri e iniziando un litigio verbale al citofono, che poi si è trasformata in un’animata discussione e in una colluttazione quando gli occupanti dell’appartamento sono scesi in strada.
Scoppia la rissa
Vista la scena anche i giovani avventori del locale si sono avvicinati facendo così scaturire una rissa, a seguito della quale due persone hanno poi dovuto anche ricorrere alle cure dei sanitari, con prognosi di pochi giorni.
Il personale già presente sul posto accortosi di quanto stava accadendo è intervenuto immediatamente, unitamente ad altro personale giunto in supporto, per sedare la rissa e calmare gli animi, pur incontrando molta difficoltà vista l’aggressività dimostrata dai presenti.
Le denunce
Una volta ristabilita la calma, i militari operanti sono riusciti a identificare 17 persone.
A seguito di tutti gli accertamenti eseguiti sono state denunciate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona 7 persone, tra cui il proprietario del locale, per rissa, mentre una di queste, un 18enne italiano, è stato anche denunciato per resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, per aver strattonato e spintonato i militari per cercare di allontanarsi.
Succede ancora
Un secondo episodio è accaduto, invece, il 13 novembre quando una pattuglia della Stazione Carabinieri di Vailate, alle ore 20.30 circa, è stato inviata dalla Centrale Operativa della Compagnia presso lo stesso esercizio a seguito di una richiesta d’intervento da parte di un cittadino per schiamazzi, provocati dagli avventori.
Dopo aver preso contatti con il titolare, i militari lo hanno invitato ad abbassare il volume della musica e a sensibilizzare la sua clientela nel moderare i toni (alcune decine di persone erano all’esterno). In quel frangente tre giovani, presenti nel locale, si sono rivolti ai militari con frasi ingiuriose ed oltraggiose, rifiutandosi altresì di esibire i documenti.
All’ulteriore richiesta da parte dei militari di abbassare i toni e consegnare i documenti, continuando a proferire frasi oltraggiose, i tre hanno cercato di allontanarsi strattonandoli. Nel frattempo, per evitare che la situazione potesse degenerare, come già era in precedenza accaduto, la Centrale Operativa ha inviato sul posto altre due pattuglie e quindi si è riuscito a riportare la calma e a identificare i tre soggetti, peraltro già noti alla locale Stazione perché due di questi giovani erano gli stessi da loro denunciati per la rissa avvenuta il 5 novembre.
Per i fatti accaduti, al termine di tutti gli accertamenti, i tre giovani tutti residenti a Pandino, un 25enne nato in Belgio, un egiziano 25enne ed un italiano di 18 anni, sono stati denunciati per resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale, molestia e disturbo alle persone, rifiuto d’indicazione sulla propria identità.
Vista la gravità delle condotte e la loro reiterazione nel tempo verranno ora anche considerate, sulla base degli elementi raccolti, ulteriori responsabilità anche di natura amministrativa e i carabinieri di Crema invieranno pertanto gli atti alla Questura affinchè valuti la sussistenza di fattori utili per emettere provvedimenti di pubblica sicurezza.