Rapina all'Autogrill, minaccia il barista con una chiave metallica e fugge con 1.000 euro
Gli uomini della Polizia Stradale di Cremona e della Squadra Mobile della Questura di Piacenza, sono riusciti a rintracciarlo e arrestarlo.
Nel primo pomeriggio di venerdì 29 ottobre scorso, la Polizia di Stato ha dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Piacenza, nei confronti dell’autore di una rapina commessa a fine gennaio di quest’anno all’Autogrill dell’area di servizio dell’autostrada A21 Nure Sud di Piacenza.
La rapina all'Autogrill
L’indagine della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Cremona, svolta attraverso una complessa e meticolosa attività investigativa, ha permesso di individuare in un trentenne italiano, residente nel medesimo capoluogo emiliano, il malvivente che nella notte del 22 gennaio, fingendosi inizialmente come un normale cliente e attendendo di essere solo nel locale, ha brutalmente aggredito il barista di turno dell’Autogrill di Nure Sud di Piacenza, minacciandolo con una chiave metallica svita bulloni e facendosi consegnare l’intero incasso di circa 1000 euro, oltre a diversi pacchetti di sigarette.
Il rapinatore fuggito a piedi, dopo essersi disfatto dell’arma del delitto gettandola nel piazzale dell’area di servizio, con la complicità del buio riusciva a far perdere le proprie tracce.
Le indagini
Gli investigatori sono riusciti a documentare e a ricostruire tutti i movimenti e le azioni compiute del malvivente che intrattenutosi per alcune ore nell’opposta area di servizio di Nure Nord, dove aveva fatto accesso da una strada esterna e da un cancello riservato ai dipendenti, poco prima dell’una di notte aveva deciso di mettere in atto il piano criminale e attraversando impavidamente a piedi la carreggiata autostradale, si era spostato all’antistante Autogrill di Nure Sud.
Prima di entrare si era alzato il cappuccio del giubbotto indossato e messo una mascherina chirurgica sul volto, così da rendersi irriconoscibile alla vittima.
Decisive per le investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Piacenza e sviluppate su accurate analisi sui flussi delle comunicazioni cellulari dell’area geografica teatro dell’azione delittuosa in combinazione con i video delle telecamere dei locali interessati nella vicenda, sono state alcune chiamate telefoniche effettuate dal criminale poco prima di commettere il delitto.
Dopo una perquisizione domiciliare che ha permesso di recuperare gli stessi abiti indossati la notte dei fatti, il G.I.P. del Tribunale di Piacenza ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare disponendo gli arresti domiciliari per il rapinatore.
L'arresto
L’esecuzione del provvedimento restrittivo è avvenuta in stretta sinergia tra gli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Cremona e della Squadra Mobile della Questura di Piacenza, che hanno rintracciato e arrestato l’indagato mentre si trovava nel centro cittadino di Piacenza.