Treni Cremona-Treviglio, RFI risponde ai sindaci con una lettera
Cifre e date sugli investimenti, ma i sindaci chiedono i piani di manutenzione dettagliati.
Treni Cremona-Treviglio, RFI risponde ai sindaci con una lettera: piano di finanziamento da 72 milioni di euro.
Treni Cremona-Treviglio RFI risponde ai sindaci
A un mese dall’incontro tra i sindaci dell’asta ferroviaria Cremona-Treviglio e RFI, una lettera della società di Ferrovie dello Stato, che detiene la proprietà dell’infrastruttura di rete, riporta agli enti locali il piano di finanziamento da 72 milioni di euro per gli interventi sulla linea nel prossimo triennio.
Sicurezza e manutenzione
Lo scorso 2 maggio, i sindaci avevano chiesto prioritariamente garanzie in ordine ai temi della sicurezza e della manutenzione dei binari, ed RFI aveva confermato gli standard per la diagnostica e, nello specifico della tratta interessata, le 90 persone dedicate ai sopralluoghi per la manutenzione. Nella lettera si citano invece gli interventi straordinari e di potenziamento dell’infrastruttura di rete: il restyling delle stazioni di Cremona e Crema, il rinnovo di materiali quali deviatoi, distanziamento, e i binari stessi. Nel 2019 verranno rinnovati 20 km del tratto Crema-Treviglio, 42 km complessivi nei due tratti Olmeneta-Cremona e Crema-Olmeneta nel 2020.
Disservizi quotidiani
"Rfi ha mantenuto la parola e ci ha risposto, indicando una serie di interventi di miglioria e di riqualificazione della linea”, commenta il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, sottolineando però che i sindaci non possono ritenersi pienamente soddisfatti.
“Il punto sono i piani di manutenzione e di sicurezza. Abbiamo ricevuto garanzie, sia da Trenord sia da Rfi, ma vorremmo risposte più puntuali e adeguate. Non vogliono consegnarci i piani? Nessun problema, ma ci vengano esibiti ed illustrati puntualmente. Chiederemo un impegno in tal senso dell'Assessorato Regionale ai Trasporti, data la disponibilità dell'assessore Terzi ad esercitare le proprie prerogative di coordinamento e regia. Ad oltre 4 mesi dal disastro di Pioltello, non registriamo segnali concreti di una reale, più significativa attenzione alla tratta Cremona Treviglio, dove i disservizi sono ancora pressoché quotidiani”.