Crema

Crema: all'asilo bimbo si schiaccia le dita in una porta, indagata la sindaca Bonaldi

La Procura di Cremona le contesta la mancanza di dispositivi idonei a evitare la chiusura automatica della porta.

Crema: all'asilo bimbo si schiaccia le dita in una porta, indagata la sindaca Bonaldi
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Un bambino si schiaccia un dito nella porta all'asilo: succede a Crema. Ed ora la sindaca, Stefania Bonaldi è indagata dalla Procura di Cremona.

Indagata la sindaca Bonaldi

Avviso di garanzia per il sindaco di Crema Stefania Bonaldi. A comunicarlo è stata lei stessa durante il consiglio comunale che si è svolto nella giornata di ieri. Il sindaco, se si andrà a giudizio, dovrà rispondere per la vicenda delle porte antincendio montate in un asilo di Crema dove un bambino si è schiacciato due dita fin quasi a staccarsele, nel cardine di una porta tagliafuoco.

Bimbo si schiaccia due dita in una porta

Nell'incidente, avvenuto lo scorso mese di ottobre, il bambino non aveva riportato lesioni permanenti ma comunque tali da richiedere cure per tre mesi ed era stato operato al San Raffaele di Milano per non perdere le dita. I genitori nell'occasione avevano comunicato che avrebbero presentato un esposto.

Le mancanze

La Procura di Cremona contesta alla sindaca la mancanza di dispositivi idonei a evitare la chiusura automatica della porta. Le sarebbe stata contestata, in cooperazione colposa con altri individui, la violazione di una delibera della giunta regionale della Lombardia, secondo cui negli asili nido gli elementi costruttivi, arredi, attrezzature, compresi i giochi, devono avere caratteristiche antinfortunistiche. In particolare devono essere adottati idonei accorgimenti atti ad evitare situazioni di pericolo.

Per la Procura quindi la Sindaca avrebbe omesso di dotare la porta tagliafuoco di un dispositivo idoneo ad evitarne la chiusura automatica. Ora spetterà alla magistratura capire se sia stati commessi dei reati oppure no.

Solidarietà dagli altri sindaci

Grande solidarietà alla sindaca di Crema è arrivata da sindaci di tutta Italia.

"Oggi desidero esprimere piena solidarietà a Stefania Bonaldi, Sindaco di Crema, raggiunta da un avviso di garanzia, scrive Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona su Facebook. Faccio mie le parole del presidente ANCI Antonio Decaro che riporto di seguito.

“Quanto accaduto alla sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, è l’ennesima testimonianza di quello che l’Anci e tutti i sindaci Italiani stanno denunciando ormai da tempo. Non è nostra abitudine contestare le attività della magistratura né metterne in discussione le scelte ma lo Stato deve metterci nelle condizioni di fare il nostro lavoro serenamente. Non chiediamo l’immunità o l’impunità, come abbiamo già scritto nell’appello del 2 marzo scorso, in occasione della vicenda che colpì Chiara Appendino, chiediamo solo di liberare i sindaci da responsabilità non proprie. Così non è più possibile andare avanti. E se non è stato sufficiente un accorato appello al Governo e al Parlamento, sottoscritto da quasi 4 mila sindaci italiani, per attirare l’attenzione di chi può e deve prendere provvedimenti su quanto sta accadendo, vorrà dire che sfileremo con le nostre 8 mila fasce, costituendoci “parte civica”, nell’aula di tribunale dove la sindaca di Crema dovrà forse un giorno presentarsi per difendersi da questa accusa.
Saremo lì con lei, o con qualsiasi altro sindaco chiamato a difendersi da colpe che evidentemente non sono e non possono essere sue. Perché non è la sindaca di Crema oggi ad essere stata indagata ma insieme a lei ci sentiamo tutti indagati. Primo o poi qualcuno dovrà rispondere quando l’Italia resterà un Paese senza sindaci” - Antonio Decaro

Sostegno anche dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che su Twitter, tuona: “Ma si può andare avanti così?”.

E anche Virginia Raggi si è pronunciata in favore di Stefania Bonaldi sottolineando con un post su Twitter la necessità di fare "più chiarezza su nostre responsabilità per evitare blocco azione amministrativa. Noi sindaci sempre in prima linea".

 

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