Discoteche chiuse da un anno: “Le mettiamo a disposizione per somministrare i vaccini”
Assointrattenimento ha ribadito la proposta di riconvertire, anche nel cremonese, i locali di pubblico spettacolo per attività di interesse collettivo.
Discoteche chiuse da un anno, la proposta: “Locali disponibili per somministrare i vaccini”. E’ l’idea che è emersa dall’ultimo consiglio direttivo nazionale di “Assointrattenimento” e che è stata ribadita anche da Leo Santinoli, il delegato distrettuale per Alessandria e Pavia:
“Mettiamo a disposizione i locali di pubblico spettacolo, inutilizzati ormai da tempo, per l’effettuazioni di tamponi, la somministrazione di vaccini o altre attività che possano essere ritenute utili al fine d’alleggerire il flusso di persone nei centri sanitari durante la campagna vaccinale anti-Covid 19“.
Discoteche chiuse da un anno: “Le mettiamo a disposizione per somministrare i vaccini”
Come riporta Prima Alessandria, un settore lavorativo quello dell’intrattenimento che sta particolarmente soffrendo la pandemia con teatri e cinema bloccati e soprattutto discoteche chiuse da un anno esatto. Ecco allora che durante il consiglio direttivo nazionale di “Assointrattenimento” è emersa la proposta di riconvertire, al momento, i locali di pubblico spettacolo, inutilizzati ormai da tempo, per l’effettuazioni di tamponi, la somministrazione di vaccini o altre attività.
A riferirlo è stato anche Leo Santinoli, delegato distrettuale di “Assointrattenimento” per Alessandria e Pavia, il quale ha dichiarato che l’idea è stata annunciata anche agli organi istituzionali delle provincie a cui fa riferimento. Queste le sue parole che evidenziano come, sul territorio alessandrino, ci siano già disponibili due strutture per adempiere a questo compito:
“Durante il consiglio direttivo nazionale di Assointrattenimento è emersa la proposta di mettere a disposizione i locali di pubblico spettacolo, inutilizzati ormai da tempo, per l’effettuazioni di tamponi, la somministrazione di vaccini o altre attività che possano essere ritenute utili al fine d’alleggerire il flusso di persone nei centri sanitari durante la campagna vaccinale anti-covid-19. L’idea scaturisce dalla conoscenza delle peculiari dei locali discoteca che per metratura, spazi comuni, parcheggi, numero d’ingressi e uscite, congruità all’ospitalità contemporanea di centinaia di persone, a nostro avviso possono risultare utili alla causa."
Locali potenzialmente utilizzabili anche a Cremona
"Quindi sono state inoltrate le proposte di ‘messa a disposizione dei locali‘ alle autorità territoriali di Cremona, Ancona, Bergamo, Roma, Salerno, Bologna ed oggi ho il piacere di annunciare l’invio alle province di Pavia ed Alessandria. Menzione d’onore a Roberto e Franco Santinoli, Roberto Mangiacavalli, Filippo e Federico Cabella ovvero gli imprenditori che, con la concessione di “Sporting” (Rivanazzano Terme – PV) e “Mulino Club” (Borghetto Borbera – AL), hanno permesso al progetto di prendere sostanza anche sul nostro territorio; se da parte delle autorità competenti arrivasse riscontro positivo sono certo che altri titolari di locali di pubblico spettacolo aderiranno all’iniziativa grazie al loro esempio. Non sarebbe bellissimo se la discoteca, spesso un pò demonizzata venisse considerata oltre che luogo d’aggregazione e divertimento (mai così rimpianto) anche area fruibile in orario diurno per attività d’interesse collettivo, come questa ma non solo? Con la piena consapevolezza che agli intendimenti è bene far seguire i fatti, noi partiamo da qui”.
Il Mulino Club disponibile da subito
Il “Mulino Club” di Borghetto di Borbera (Alessandria), insieme allo “Sporting” di Rivanazzo Terme (Pavia), si sono fin da subito resi disponibili a mettere a disposizione i locali delle loro discoteche per adempiere a questo compito. Lo hanno reso noto attraverso un comunicato ufficiale:
“Con un comunicato ufficiale Mulino Club e Sporting Rivanazzano Terme, associati Assointrattenimento – Federturismo, mettono a disposizione delle autorità competenti le proprie strutture, già organizzate per ospitare centinaia di persone simultaneamente. Potranno essere sfruttate per le tanto attese vaccinazioni di massa, esecuzione tamponi, e qualsiasi altra attività per cui le nostre comunità dovessero averne necessità. Siamo stati i primi a chiudere, probabilmente saremo gli ultimi a riaprire, se ne avremo la forza. Ma ci sentiamo in dovere di aiutare la nostra società, in un momento così delicato. La nostra mission è sempre stata quella di allietare le vostre serate, farvi divertire, e non vediamo l’ora di tornare a farlo. Nella speranza che la nostra iniziativa non rimanga solamente apprezzata ma venga valutata seriamente da chi di dovere. Vi terremo aggiornati”.