La riflessione

Nuovo Dpcm, Galimberti: "Non condividiamo la chiusura di bar e ristoranti, si poteva fare diversamente..."

"Dire che finirà tra poco sarebbe mentire a noi stessi. Ora c’è sicuramente bisogno di fermare una crescita di casi molto seria".

Nuovo Dpcm, Galimberti: "Non condividiamo la chiusura di bar e ristoranti, si poteva fare diversamente..."
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Nella notte tra sabato e domenica, il premier Conte ha firmato il nuovo Dpcm in vigore da oggi, lunedì 26 ottobre 2020, e che impone maggiori restrizioni tra le quali la chiusura alle ore 18 di tutti i ristoranti, bar e gelaterie. Il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, ha pubblicato un lungo post sulla sua pagina Facebook con alcune riflessioni sulle nuove misure di contenimento.

Nuovo Dpcm, Sindaco Galimberti: "Non condividiamo la chiusura di bar e ristoranti"

Lo sapevamo che sarebbe successo, purtroppo. Dire che finirà tra poco sarebbe mentire a noi stessi. Ora c’è sicuramente bisogno di fermare una crescita di casi molto seria, che in questo momento è molto più diffusa in altre parti, ma anche per noi è comunque significativa. Ora dobbiamo lavorare insieme e affrontare questa seconda ondata.

Non condividiamo le chiusure di bar e ristoranti alle 18, si poteva fare diversamente soprattutto nel nostro territorio. E anche altri comparti ci preoccupano moltissimo, come quelli dello sport e della cultura. Chiediamo al Governo e alla Regione interventi immediati per aiutare gli imprenditori e i lavoratori colpiti, perché è evidente che i soldi fin qui messi non bastano. Lavoreremo per capire come aiutare anche come Comune, oltre a quanto già abbiamo fatto. Ma anche noi avremo bisogno di un aiuto da parte di Governo e Regione.

In settimana ci vedremo con tutti i sindaci del territorio e con tutte le categorie economiche e sociali. Con la Prefettura il rapporto è costante ed efficace. La rete di aiuto e di solidarietà del volontariato e del mondo delle cooperative è sempre attiva ed efficiente. Tutti insieme lavoreremo per affrontare queste nuove sfide.
Abbiamo da giorni riattivato il gruppo di lavoro (COC) che in Comune coordina e segue con la protezione civile, i vigili, il sociale e tutti i servizi del Comune, per aiutare le realtà cittadine, coordinare azioni in città, intervenire direttamente.

Ma ci tengo anche a dire che non ci fermiamo nel portare avanti quei progetti fondamentali per la città già in atto, mantenere gli investimenti in opere pubbliche e manutenzioni, mantenere le attività iniziate anche cambiando modalità di realizzazione. E allo stesso tempo dobbiamo affrontare un periodo drammatico...insieme.

La tensione è altissima. Lo sappiamo. Perché ci sono stanchezza, fatica, paura e preoccupazione enormi. Ma è essenziale che ognuno continui a fare di tutto per rispettare regole e comportamenti individuali rigorosi. Ognuno con il suo comportamento può contribuire a tutelare il più possibile il lavoro, la scuola, le povertà della città, le persone più fragili. Insieme ce la possiamo fare.

“Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani, credo che tutti accetteremmo di farlo. Ma non è possibile. Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà”. Così diceva Aldo Moro, come mi ricordava una caro amico. Questo è il tempo che ci è dato da vivere. Aiutiamoci a viverlo!

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