Omicidio Ornago fermato fratello e zio delle due donne assassinate
Paolo Villa è molto conosciuto in paese, anni fa era stato premiato "Ornaghese dell'anno".
Omicidio Ornago: sottoposto a fermo questa notte Paolo Villa, il 75enne ricoverato in ospedale a seguito di un malore, ritenuto responsabile dell’assassinio della sorella Amalia Villa di 85 anni e della nipote Marinella Ronco, 56enne.
Omicidio Ornago ieri pomeriggio
Villa si era sentito male ieri mattina al bar di fronte all’abitazione ed era stata la vicina di casa a fare il macabro ritrovamento. Sul posto gli uomini della Scientifica. I due cadaveri si trovavano nella camera da letto ed erano lì da diversi giorni. Rinvenute delle tracce ematiche.
Era stato benemerito
I sospetti degli investigatori sono subito caduti su Paolo Villa, conosciuto come “Paolino”. Molto conosciuto in paese dove è volontario in moltissime associazioni (l’Auser, ma anche Avis, Aido, in ambito sportivo tra i fondatori della Nino Ronco ciclismo e del Milan club), è un ex operaio dell’Alcam di Ornago. Alcuni anni fa era stato premiato “Ornaghese dell’anno” dal sindaco di allora, Maurizia Erba. Particolarmente attivo nel sociale, faceva molta solidarietà, proprio perché non aveva famiglia. Qualche tempo fa, però, a quanto pare, gli avevano ritirato la patente e questo lo aveva molto provato psicologicamente. Rispetto alle due vittime, la sorella andava abitualmente a trovare il marito defunto al cimitero, e i vicini avevano notato che da giorni non si vedeva. Più riservata la nipote.
Verrà sentito nelle prossime ore
Subito al lavoro gli investigatori nel cercare di ricostruire l’accaduto. Villa non avrebbe mai parlato, e probabilmente verrà sentito dagli inquirenti nelle prossime ore. A quanto si è appreso, però, i carabinieri di Vimercate e del Nucleo Investigativo di Monza avrebbero raccolto sufficienti indizi a suo carico per far scattare il fermo. Ancora nessuna arma è stata trovata. Sembra che gli accertamenti degli specialisti dell’Arma, intervenuti in via Santuario, si siano concentrati per ore vicino ad un calorifero dell’abitazione, accanto al quale sono state trovate copiose tracce di sangue, successivamente ripulito.
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