Gli ospiti del Porte Aperte Festival 2020, svelati i primi nomi FOTO
La manifestazione si svolgerà a Cremona i prossimi 21, 22 e 23 agosto.
(Foto di copertina: Tre Allegri Ragazzi Morti)
I curatori del Porte Aperte Festival svelano i primi nomi degli ospiti che saranno presenti alla quinta edizione del PAF che si terrà – come noto – a Cremona il 21, 22 e 23 agosto prossimi.
Gli ospiti del Porte Aperte Festival 2020, svelati i primi nomi
Per quanto riguarda gli appuntamenti dedicati alla scrittura, spicca quest’anno il tema autobiografico.
Jonathan Bazzi, caso editoriale di questi ultimi mesi entrato tra i finalisti del Premio Strega, racconta la sua infanzia e adolescenza nella periferia milanese e un presente caratterizzato dalla malattia nel suo Febbre, edito da Fandango.
Tommaso Melilli, cremonese emigrato a Parigi per studiare letteratura e poi diventato chef in un ristorante, tornato in Italia racconta il nostro paese e le sue contraddizioni dal punto di vista delle cucine delle osterie, luoghi della memoria e del racconto: I conti con l’oste, edito da Einaudi, è, com’è stato definito, «un’inaspettata autobiografia di una nazione».
Planimetria di una famiglia felice (ed. Bompiani) è invece l’esordio nella narrativa di Lia Piano (figlia del noto architetto), in cui la storia familiare si dipana tra memoria e invenzione letteraria.
Incontri, ricordi e aneddoti privati sono al centro anche di Corpi speciali di Francesca D’Aloja (ed. La nave di Teseo). In questo libro, l’attrice, scrittrice e regista racconta le storie di uomini e donne di talento, alcuni famosi (dal suocero Dino Risi a Vittorio Gassman a Ray Charles, per citarne solo alcuni), altri ingiustamente rimasti nell’oblio.
Verrà poi presentato un importante saggio di cui è autore Fabrizio Bondi, assegnista alla Normale di Pisa, che rientra in una più ampia ricerca dedicata al grande sociologo Danilo Montaldi. In Narratori della leggera. Danilo Montaldi e la letteratura dei marginali (ed. Carico), Bondi analizza le origini e i contenuti del libro, pubblicato nel 1961, approfondendone soprattutto l’impatto sulla cultura italiana nei decenni successivi.
Gianluca Costantini, attivista per i diritti civili, usa viceversa da sempre i linguaggi del fumetto e dell’illustrazione per raccontare la realtà e sostenere cause umanitarie. Su testi della giornalista Francesca Mannocchi e con la collaborazione di Daniele Brolli, ha da poco realizzato e presenterà a Cremona Libia, reportage a fumetti che racconta cosa accade davvero ai confini di un mondo poco distante dal nostro, tra uccisioni arbitrarie, detenzioni illegali, soprusi, violenze, torture e sfruttamento dei migranti. Un libro davvero importante che racconta fatti che non possono essere ignorati. Costantini sarà quest’anno presente al PAF anche con la mostra personale The Voyage of Italy – in collaborazione con ASST Cremona – consistente di 24 illustrazioni dedicate ad alcune delle città più esposte durante la pandemia causata dal Covid19, due delle quali dedicate anche a Cremona.
Tra gli artisti di punta che animeranno le serate musicali di Porta Mosa gli organizzatori del PAF ci segnalano quest’anno i Tre Allegri Ragazzi Morti, la band friulana artefice di indimenticate fiabe musicali come Codalunga, La faccia della luna e Quasi adatti, che approda a Cremona dopo molti anni per presentare l’ultimo lavoro, Sindacato dei sogni, innervato di atmosfere sognanti e psych-rock. Il terzetto mascherato, che ha saputo negli anni attrarre a sé gli stadi di Jovanotti, le disfunzionali interviste di Radio Deejay e persino un premio Oscar come Salvatores, riesce ancora ad avere cose straordinarie da dire, senza nulla cambiare alla sostanza della loro essenza ribelle e autogestita. Sarà un live set bollente.
Collaborazione con il Festival della Fotografia Etica di Lodi
Tra le collaborazioni più illustri costruite dalla rassegna cremonese, si segnala infine quella con il Festival della Fotografia Etica di Lodi, che anche in questa edizione consentirà di esporre 80 immagini tratte dal Concorso internazionale di fotogiornalismo Andrei Stenin, che – dopo aver toccato Budapest, Cape Town e New York – vengono esposte nella nostra città. Oltre 80 le immagini in mostra, selezionate attraverso 6000 candidature provenienti da 80 nazioni di tutti cinque i continenti. Il Concorso presenta i lavori dei vincitori e dei selezionati dell’edizione 2019 (tra cui l’italiano Gabriele Cecconi, per la serie I miserabili e la terra), ed è l’unico concorso in Russia che consenta di scoprire nomi nuovi del fotogiornalismo.
Un’altra mostra avrà luogo a Museo Archeologico, dove, negli spazi della Cappella Meli, Patrizio Marigliano esporrà le sue opere più recenti, in cui il libro mantiene il suo ruolo di filo conduttore dell’ispirazione artistica, trasformandosi e fondendosi con materiali della natura e dell’opera dell’uomo. La mostra sarà curata da Donatella Migliore.
Nei prossimi giorni verranno comunicate modalità, orari e condizioni di accesso ai vari appuntamenti del PAF 2020 e, a breve, il programma completo con altri importanti nomi.