Lega Giovani Cremona: "Attacco a 360 gradi nei confronti della Lombardia"
"Qualcuno ha preso la palla al balzo per fare polemica".
La Lega Giovani Cremona si toglie qualche sassolino dalle scarpe ed esprime la sua in merito alla gestione del Governo dell'emergenza sanitaria in corsa.
Lega Giovani Cremona: "Attacco a 360 gradi nei confronti della Lombardia"
"Come Lega Giovani della Provincia di Cremona non possiamo più tacere di fronte a quello che ormai ha assunto i contorni di un vero e proprio attacco a 360 gradi nei confronti della Lombardia, che da sola, con un Governo totalmente assente, si trova a dover gestire un’emergenza senza precedenti nella storia recente. Tutti ci aspettavamo collaborazione, in primis i cittadini, ma così non è stato. Al contrario invece qualcuno ha preso la palla al balzo per fare polemica.
"Le continue provocazioni da parte di membri del Governo e di rappresentanti locali e nazionali di PD e M5S non sono soltanto un attacco a chi amministra politicamente la nostra regione, ma causano prima di tutto un danno enorme alla Lombardia e ai suoi cittadini, che più di tutti gli altri stanno soffrendo a causa dell’emergenza. E peggio ancora rendono evidente un malcelato rancore di qualcuno nei confronti del nostro territorio".
La lettera dei sindaci a Fontana
"Per quanto riguarda il nostro capoluogo, trovo surreale il fatto che il sindaco Galimberti abbia aggiunto la sua firma all'ignobile lettera che alcuni sindaci lombardi di centrosinistra hanno voluto indirizzare polemicamente al Presidente Fontana, tralasciando, per bieche logiche partitiche, le dimenticanze del governo".
LEGGI ANCHE>> Sindaci a Regione Lombardia: “Mascherine, tamponi e test sierologici quando?” Fontana: “Sconsiderati”
"La corda prima o poi si spezza"
"Un ultimo pensiero a chi ci comanda: badate bene una cosa, governanti romani, a continuare a tirare la corda prima o poi si spezza. E la prossima volta non vi troverete milioni di voti di lombardi e di veneti che chiederanno l’autonomia ma milioni di persone che scenderanno in piazza per prendersela. Perché la vacca da mungere sta finendo il latte. O Roma riconosce finalmente la specialità lombarda oppure i lombardi cominceranno a far da sé".
Manuel Gelmini Coordinatore Lega Giovani - Cremona