La casa di riposo per anziani di Cremona che fa scuola: 40 erano, 40 sono rimasti
Una decisione che poteva risultare impopolare, eccessiva, e che invece è stata l'unica assennata. Soprattutto in una zona geografica focolaio come il Cremonese.
Nel dramma delle case di riposo, divenute vere e proprie polveriere per Covid-19, c'è una eccezione virtuosa: la Residenza Guerreschi di Capralba, a Cremona, dove non vi è stato alcun contagio.
La casa di riposo dei "miracoli"
In realtà, più che miracoloso, quanto avvenuto ha una spiegazione scientifica: erano isolati dal 10 febbraio, ben prima che l’epidemia fosse ufficiale con la scoperta del Paziente 1 a Codogno. Erano 40 ospiti a febbraio e sono 40 oggi, dieci settimane dopo. Nessun contagio, nessun decesso.
La soddisfazione
Una decisione che poteva risultare impopolare, eccessiva, e che invece è stata l'unica assennata. Soprattutto in una zona geografica focolaio come il Cremonese. Notando il considerevole numero di polmoniti, rispetto agli anni precedenti, si è deciso di attuare le restrizioni agli accessi. Il personale è stato protetto con acquisti di tasca loro.
LEGGI ANCHE: Buoni spesa, ecco i negozi che li accettano
La reazione delle famiglie
Inizialmente non tutti i parenti hanno preso di buon grado le limitazioni, ma siamo sicuri che oggi non possano che essere grati. A ciò si aggiunge che non è mai stato possibile effettuare tamponi in struttura, soltanto ora - con le ultime direttive regionali - è possibile portare gli ospiti in ospedale per sottoporli ai test.