Emergenza Coronavirus

Decessi nel Cremonese: l'aumento rispetto allo scorso anno TUTTI I NUMERI

Più 518 morti a marzo 2020 in provincia di Cremona rispetto al 2019.

Decessi nel Cremonese: l'aumento rispetto allo scorso anno TUTTI I NUMERI
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Nei primi 21 giorni di marzo l’incremento dei decessi monitorati dall‘Istat rispetto al 2019 (che in alcune zone del Nord Italia, come Bergamo, sono più che quadruplicati) è netto anche nel Cremonese. L’incidenza delle vittime del Coronavirus appare evidente.

La mortalità in provincia di Cremona cresce del 285%

L’Istat, grazie alle sinergie attivate con il Ministero dell’Interno per l’acquisizione tempestiva dei dati dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) è in grado di contribuire alla diffusione di informazioni utili alla comprensione della situazione legata all’emergenza sanitaria da COVID-19. Vediamo cosa dicono i numeri inerenti la provincia pavese. Chiunque volesse consultare per esteso questi dati può cliccare qui.

Più 518 morti rispetto a marzo 2019: 182 decessi nel marzo del 2019 nel Pavese contro i 700 di quest’anno nello stesso range di tempo.

Decessi nel Cremonese: TUTTI I NUMERI

Qui i dati dei Comuni presi in esame a Cremona e provincia. Fra i paesi, il dato di Pandino è fra quelli che salta maggiormente all’occhio, con un più 2600% di mortalità nel marzo 2020. Anche Casalmorano, Offanengo e Romanengo registrano un più 1000% di morti rispetto a marzo 2019. Cremona e Crema “se la cavano” rispettivamente con solo un 152% e un 348%.

marzo 2019 marzo 2020 incremento incremento %
Acquanegra Cremonese 2 11 9 450
Agnadello 2 4 2 100
Annicco 3 10 7 233,3
Bagnolo Cremasco 4 7 3 75
Capralba 0 7 7 -
Casalbuttano ed Uniti 9 31 22 244,4
Casalmaggiore 7 33 26 371,4
Casalmorano 2 25 23 1150
Castelleone 8 35 27 337,5
Castelverde 4 17 13 325
Cingia de' Botti 5 8 3 60
Crema 23 103 80 347,8
Cremona 54 136 82 151,9
Dovera 2 5 3 150
Gussola 3 8 5 166,7
Madignano 1 9 8 800
Offanengo 1 14 13 1300
Ostiano 1 5 4 400
Palazzo Pignano 2 5 3 150
Pandino 1 27 26 2600
Pizzighettone 7 27 20 285,7
Ripalta Cremasca 2 6 4 200
Rivolta d'Adda 6 12 6 100
Romanengo 1 11 10 1000
Scandolara Ravara 1 3 2 200
Sesto ed Uniti 1 5 4 400
Soncino 3 21 18 600
Soresina 7 31 24 342,9
Stagno Lombardo 2 16 14 700
Trescore Cremasco 4 10 6 150
Vaiano Cremasco 5 12 7 140
Vailate 2 13 11 550
Vescovato 3 13 10 333,3
Piadena Drizzona 4 20 16 400

Come vengono analizzati i dati e le fonti

“L’Istat produce e diffonde statistiche di mortalità sulla base di fonti diverse, ognuna con peculiarità e finalità proprie. Riguardo alle statistiche demografiche relative ai decessi, vengono prodotti e diffusi dati sia da fonte stato civile sia da fonte anagrafica, con cadenza mensile ed annuale. I decessi di fonte anagrafica fanno riferimento alla popolazione iscritta in Anagrafe, cioè alla ‘popolazione residente’, indipendentemente da dove il decesso sia avvenuto (Italia o estero). I decessi di fonte stato civile si riferiscono invece alla ‘popolazione presente’, quindi ai decessi avvenuti in Italia di qualsiasi cittadino italiano o straniero. Le statistiche di mortalità per causa derivano dalla “Indagine su decessi e cause di morte” e si basano sulle certificazioni delle cause di morte effettuate dai medici (DPR 285 del 1990), che devono essere fatte pervenire agli Uffici di Stato Civile dei Comuni”.

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