"Per Natale vorrei...", la lettera a Babbo Natale del dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale

"Ti scrivo per la prima volta dal mio ufficio di Cremona...".

"Per Natale vorrei...", la lettera a Babbo Natale del dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale
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"Per Natale vorrei...", la lettera a Babbo Natale di Fabio Molinari, dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale di Cremona.

"Caro Babbo Natale,
ti scrivo per la prima volta dal mio ufficio di Cremona, che mi trovo a dirigere grazie ad un regalo inaspettato, anche se un poco “pesante”. Questi primi mesi nella provincia cremonese mi hanno profondamente arricchito nell’animo, oltre che rendermi un poco più competente nel lavoro che mi è stato assegnato. Ho potuto constatare quanto siamo fortunati nell’avere scuole efficienti, insegnanti capaci, dirigenti collaborativi e personale preparato. Io ho cercato di fare quel poco che ho potuto per “tenere insieme” i pezzi di un sistema scolastico complesso ma, allo stesso tempo, capace di gestirsi in modo sostanzialmente autonomo. Ciò che più mi ha rallegrato sono stati i tanti incontri che ho potuto fare con tanti studenti di vari ordini di scuola che mi hanno regalato un sorriso, una stretta di mano, un abbraccio.
Davvero mi dovrei vergognare nel chiederti qualcosa in più di quanto mi hai donato in questi mesi: mi sento privilegiato e fortunato nel poter condividere, ogni giorno, la vita delle scuole di questo territorio. Sento già di voler bene alla provincia di Cremona e percepisco un profondo senso di debito: non so se ho fatto fino in fondo tutto il mio dovere, se ho correttamente esercitato il mio ruolo, se ho ricevuto tutti quelli che mi hanno chiesto un incontro, se ho dato una risposta soddisfacente a tutti coloro che mi hanno posto un quesito, se sono stato capace di ricordarmi che sono sempre la stessa persona di cinque anni fa, solamente chiamata ad un servizio diverso nell’interesse della scuola.
Caro Babbo Natale, temo di aver dimenticato ogni tanto quest’ultima cosa, e di essere salito su un piedistallo di arroganza o di supponenza al posto di indossare una veste di umiltà e informalità. “Ricordati che sei solo un uomo”: questa è la frase che dovrei cercare di ripetere a me stesso più spesso, per ricordami quanto piccolo sono in questo modo e quanto breve può essere la mia esistenza.
Per questo, caro il mio Babbo Natale, quest’anno non ti chiedo nessun dono se non quello di essere più capace di ascoltare, di essere più saggio nel consigliare e di essere più autorevole che autoritario. Da parte mia, cercherò di fare il possibile per ottenere questo regalo ma confido anche nel tuo aiuto!"

Fabio Molinari 

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