Crema, violenza sessuale su minori: arrestato un uomo di 29 anni

Nel telefono teneva un video della violenza a una bambina di 10 anni.

Crema, violenza sessuale su minori: arrestato un uomo di 29 anni
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Crema, violenza sessuale su minori: arrestato un ventinovenne

Le indagini della Squadra Mobile e del Commissariato di Crema

Nella giornata di ieri, 9 agosto 2019, al termine di un’accurata indagine posta in essere dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Crema, è stato rintracciato e tratto in arresto un ventinovenne perché ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata su minore.
L’indagine è partita dalla denuncia dai genitori di una delle vittime nel mese di febbraio dell’anno corrente e ha consentito di raccogliere una serie di elementi di prova che sono stati compendiati in una corposa informativa di reato prodotta dagli inquirenti al Sostituto Procuratore della Repubblica di Cremona, dott.ssa Milda Milli, titolare del fascicolo processuale, che ha disposto l'ascolto protetta della minore e la perquisizione dell’ abitazione dell’uomo a cura del personale della Squadra Mobile della Questura di Cremona, nel corso della quale è stato ritrovato e sequestrato un telefono cellulare.

Nel telefono un video della violenza su una minore di 10 anni

L’analisi del dispositivo ha consentito di rinvenire un file video registrato dall’arrestato nel quale si vede lo stesso mentre soddisfa le sue insane pulsioni sessuali con una minore degli anni dieci. Gli accertamenti esperiti successivamente dal Commissariato di P.S. di Crema, hanno consentito di identificare la minore ripresa nel filmato e di accertare altresì che il soggetto poi tratto in arresto si era reso protagonista di un episodio analogo ai danni anche di un’altra bambina.

La prima ricostruzione dei fatti

Secondo una prima ricostruzione dei fatti proposta dagli inquirenti il 29enne,  approfittando del fatto che le sue vittime lo conoscevano perché vicine di casa e dell’assenza momentanea dei genitori, le attirava con uno stratagemma nella sua abitazione ove sfogava i suoi bassi istinti, minacciandole di morte nel caso in cui avessero rivelato l’accaduto. Sulla base delle prove prodotte e del chiaro quadro accusatorio, il Pubblico Ministero D.ssa Milda Milli richiedeva al G.I.P. l’emissione della misura cautelare poi eseguita: l'arresto.
Al termine delle formalità di rito il violentatore è stato condotto presso la casa circondariale di Cremona a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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