L'epidemia di legionella è stata per colpa del fiume Chiese? Ats Val Padana chiarisce la situazione
Prevenzione, controlli e informazione, ma anche visite nella stagione calda.
Legionellla, nella Bassa non si abbassa la guardia e si fa chiarezza sulle reali “colpe” per l’epidemia del 2018.
Legionella
Come noto, nelle prime due settimane di settembre 2018 si è verificato un aumento dell’incidenza dei casi di polmonite NDD in alcuni comuni del basso bresciano e dell’alto mantovano la cui causa in seguito al fenomeno di aumento delle polmoniti è stata correlata con all’agente eziologico legionella.
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Ats Val Padana
L’ATS della Val Padana, al fine di tutelare la salute della popolazione, ha condotto vari controlli sia in prossimità dell’evento sia nei mesi successivi: a domicilio dei pazienti, in pozzi privati, presso fontanelle pubbliche a verifica dell’acqua degli acquedotti, nel fiume Chiese e nelle torri di raffreddamento delle aziende del territorio. Si precisa inoltre che nei controlli effettuati (anche in prossimità dell’evento) è stata verificata l’acqua utilizzata dalle aziende del territorio e si specifica che il Chiese (proprio per le sue caratteristiche di scarsezza di acqua nel periodo estivo) non è utilizzato per le attività di raffreddamento degli impianti. Le indagini sono state realizzate con il supporto tecnico scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e condivise con Regione Lombardia e con il Ministero della Salute.
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Il presunto legame con il fiume Chiese
“Come emerso in articoli di stampa pubblicati sui quotidiani locali negli ultimi giorni, sono state individuate alcune correlazioni tra fonti ambientali e fonti biologiche identificando la legionella di sierotipo 2 come agente patogeno di riferimento per il fenomeno epidemico. Tali indicazioni, di interesse, non sono da considerare risolutive in quanto non sono sufficienti a chiarire la dinamica del fenomeno del settembre 2018, che ha avuto caratteristiche di eccezionalità. In particolare, non vi sono evidenze che l’acqua del fiume sia stata aerosolizzata coprendo l’area in cui si sono verificati i casi. Ad oggi le evidenze acquisite non permettono di trarre conclusioni definitive sulla causa dell’epidemia. Pertanto ATS della Val Padana continuerà nel 2019 con l’attività di controllo (campionamenti) e analisi sul territorio e sulle potenziali fonti di emissione: ciò significa un continuo presidio della zona interessata in particolare nella stagione calda. L’elaborando Piano dei Controlli di ATS 2019 prevederà una specifica attenzione alla tematica della legionella, controllando le potenziali fonti di esposizione presenti nella zona interessata dalla problematica, nonché in strutture alberghiere ricettive del territorio. Inoltre un’azione preventiva viene posta nella formulazione dei pareri edilizi, laddove nel progetto vi sia la realizzazione di una torre di raffreddamento, che si concretizza nella richiesta di predisporre un manuale di autocontrollo per il rischio da legionella. Infine sono in corso di preparazione indicazioni utili al singolo cittadino per la prevenzione in ambiente domestico.”
Fa sapere tramite un comunicato ufficiale Ats Val Padana