Progetto “Book Station”, inaugurata la prima biblioteca inclusiva di Cremona

Sarà a servizio del territorio. Al via la raccolta dei libri.

Progetto “Book Station”, inaugurata la prima biblioteca inclusiva di Cremona
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Book Station: un progetto di sperimentazione e d’inclusione sociale per persone con autismo e disabilità intellettiva, firmato ASST di Cremona, Comune di Cremona, cooperativa sociale Società Dolce, Anffas ed Associazione “Punto famiglia” Accendi il Buio.

Progetto “Book Station”

È stato presentato oggi, lunedì 10 dicembre 2018, presso le strutture territoriali di Riabilitazione Psichiatrica di Via Belgiardino, a Cremona, il progetto di sperimentazione all’inclusione Book Station.

Pensato da ASST di Cremona e Comune di Cremona, insieme ad Anffas, alla cooperativa sociale Società Dolce e all’Associazione “Punto famiglia” Accendi il Buio, si propone di facilitare la concreta partecipazione alla comunità di persone affette da disturbi dello spettro autistico e disabilità intellettiva.

Piccole biblioteche gestite da persone con handicap

Alle persone con handicap coinvolte nel percorso progettuale, sarà affidata la responsabilità del mantenimento e rotazione di piccole biblioteche a libero accesso, collocate presso le sale d’attesa di ambulatori, ospedali, studi dentistici e altri luoghi simili.

La donazione dei libri

Ad alimentare i titoli disponibili nelle biblioteche saranno i cittadini, attraverso la donazione di testi per l’infanzia e l’adolescenza. I punti di raccolta, per chi volesse contribuire, si trovano presso l’ospedale di Cremona, in via Largo Priori 1, l’Anffas, in via Gioconda, 5 e la cooperativa sociale Società Dolce, in via Antiche Fornaci, 51.

La nascita del progetto

Paola Mosa, Direttore Socio-Sanitario dell’ASST di Cremona, ha descritto origine e obiettivi dell’idea: “Il progetto trae ispirazione dall’iniziativa nazionale “Book Box” e dall’esigenza di coordinare attività già avviate da ASST di Cremona, come il BookCrossing, biblioteca itinerante gestita dagli ospiti del Centro Diurno di Cremona, dai volontari e familiari; Youngle, servizio di ascolto online peer-to-peer rivolto a ragazzi e ragazze tra i 14 e i 24 anni; o ancora, Nati per Leggere, progetto nazionale promosso dall’Associazione Italiana Biblioteche, dall’Associazione Culturale Pediatri e dal Centro per la salute del bambino.”

Come si sviluppa sul territorio? È ancora Mosa a spiegarlo:

“Il progetto prevede l’allestimento di un polo centrale, denominato Book Station, sito all’interno delle nostre strutture e alcuni poli periferici, i Book Box, dislocati in diversi luoghi della città, per creare aree dedicate ai libri e alla lettura, attività di svago, cultura e socialità, attivando al tempo stesso circuiti di comunicazione tra i nostri servizi e la città.”

“Tramite questa sperimentazione - ha dichiarato Camillo Rossi, direttore generale dell’ASST di Cremona - i ragazzi con disabilità coinvolti, affiancati da operatori e volontari, si prenderanno cura delle piccole biblioteche, sperimentando un rapporto d’interazione ed impegno col contesto sociale e diventando loro stessi protagonisti attivi di questi circuiti cittadini. Il valore aggiunto dell’esperienza è la rete di collaborazione nata tra enti pubblici (ASST di Cremona e Comune di Cremona), enti privati (Società Dolce) e associazioni di volontariato (Anffas, associazione “Punto Famiglia” Accendi il buio). Ora non ci resta che partire e invitare i cittadini a contribuire col dono di un libro, anche usato.”

“A nome dell’Associazione Punto Famiglia Accendi Il Buio – ha detto il Presidente Fabio Malvassori – intendo esprimere l’entusiasmo delle nostre famiglie, per l’alta valenza inclusiva e d’integrazione del progetto, per i ragazzi affetti da autismo. È un bel servizio per la comunità sociale ed una garanzia d’impegno in ambienti idonei, a favore dei nostri ragazzi, che ci piace pensare propedeutica ad una futura occupazione, tenendo conto delle peculiarità, ma anche delle potenzialità delle persone con autismo. In quanto soggetto partecipante e promotore del progetto, auspichiamo una continuità dell’iniziativa.”

I ragazzi di ThisAbility
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Progetto “Book Station”, inaugurata la prima biblioteca inclusiva di Cremona
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Progetto “Book Station”, inaugurata la prima biblioteca inclusiva di Cremona

La presentazione del Progetto
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Paola Mosa Direttore Socio-Sanitario ASST di Cremona
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Ragazzi, operatori, volontari e cittadini in fila per donare un libro
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Promuovere integrazione

Aldo Zambelloni, referente servizio formazione all’autonomia di Società Dolce, è anche coordinatore del progetto Book Station. La cooperativa, che gestisce localmente tre centri diurni due comunità socio sanitarie, la formazione all’autonomia e il sostegno scolastico, si occupa di oltre un centinaio di giovani con disabilità. “È importante – spiega – non creare un’azione autoreferenziale e chiusa. Non vogliamo creare una nicchia, ma promuovere l’integrazione e per questo coinvolgeremo scuole, negozi, istituzioni, esercizi pubblici e mostrare le risorse della persona con disabilità, non solo le difficoltà”.

“Quando la Dott.ssa Zacchini ci ha proposto di realizzare attività ispirate al progetto Book Box – ha commentato Dario Amedeo Diotti, Presidente Anffas di Cremona - abbiamo abbracciato subito con interesse questa possibilità e abbiamo pensato che era una grande idea, perché vede coinvolti operativamente i ragazzi con autismo. Nel tempo, percorrendo la strada che oggi ci ha portati qui, da Book Box a Book Station, grazie alla disponibilità della dott.ssa Mosa a cui ci siamo subito rivolti, abbiamo avuto conferma del fatto che non è solo una grande idea, ma anche e soprattutto una meravigliosa opportunità.”

“Oggi è un giorno importante, perché inizia un’esperienza importante, un percorso ricco di stimoli e di idee ed è compito di noi tutti, Istituzioni, servizi e semplici cittadini, lavorando in sinergia, far diventare Book Station patrimonio di questo territorio, di questa città.”

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