La dottoressa Sophie Testa conclude oltre trent’anni di attività all’Ospedale di Cremona, lasciando un modello innovativo che ha integrato diagnostica, clinica e ricerca nella cura delle patologie trombotiche. Il suo lavoro ha dato vita a servizi strutturati e a una rete assistenziale che continuerà a essere punto di riferimento per migliaia di pazienti (foto di copertina: Sophie Testa, Rossella Morandini, Silvia Zambelli e Oriana Paoletti in ambulatorio).
Ultimo giorno di lavoro per la dottoressa Testa
Non è solo la fine di un percorso professionale, ma il passaggio di un testimone costruito nel tempo. Al suo ultimo giorno di lavoro all’Ospedale di Cremona, la dottoressa Sophie Testa chiude un capitolo durato oltre trent’anni, lasciando una struttura solida, una rete di servizi efficienti e un metodo che ha saputo unire diagnostica, clinica e ricerca.
“A Cremona ho potuto fare quello che sapevo fare, insieme a colleghi straordinari”, sottolinea con riconoscenza.
Dal 1° gennaio 2026 la direzione passerà alla sua vice, la dottoressa Sara Rizzardi, in attesa del concorso pubblico.

Dalla sala prelievi a un modello innovativo di cura
Arrivata a Cremona nel 1991, dopo le esperienze al San Raffaele e un periodo di formazione a Parigi, Testa entra nel Laboratorio Analisi quando era ancora una struttura unica al servizio di molte specialità. È dal contatto quotidiano con i pazienti, a partire dalla sala prelievi, che nasce un’intuizione destinata a cambiare l’approccio alle patologie emorragiche e trombotiche: non limitarsi alla diagnosi, ma prendersi carico del paziente anche sul piano clinico.

La nascita del Centro Emostasi e Trombosi
Da quell’idea prende forma il primo ambulatorio dedicato, evolutosi nel tempo nell’attuale Centro Emostasi e Trombosi. Oggi la struttura segue oltre 6mila pazienti ed è integrata con il territorio grazie a un sistema di telemedicina attivo da più di vent’anni, anticipando modelli organizzativi che si sarebbero rivelati fondamentali per la continuità assistenziale.
L’evoluzione del Laboratorio Analisi
Nel 2004 Sophie Testa assume la direzione del Laboratorio Analisi, incarico che affianca a quello di direttore del Dipartimento di Diagnostica. Sotto la sua guida il laboratorio cambia assetto: da un’unica struttura si sviluppano tre realtà complementari – il Laboratorio di Patologia Clinica e Tossicologia, quello di Microbiologia e Virologia e l’attività clinica specialistica del Centro Emostasi e Trombosi – frutto di un lavoro di squadra basato sull’integrazione delle competenze.

Ricerca clinica
Accanto all’organizzazione e all’attività clinica, Testa ha portato avanti una ricerca clinica indipendente di rilievo nazionale e internazionale, in particolare sulla gestione dei pazienti in terapia anticoagulante. Un impegno che ha dimostrato come anche in un contesto non universitario sia possibile produrre conoscenza scientifica e migliorare concretamente la qualità delle cure.
“Costruire servizi partendo dai bisogni reali dei pazienti, non da obiettivi personali”: è questo il messaggio che la dottoressa Testa affida ai giovani professionisti. A questo si aggiunge l’invito a studiare, fare ricerca e lavorare in équipe, valorizzando competenze e ruoli nel rispetto delle persone.
Le sfide che restano aperte
Tra i desideri per il futuro c’è il riconoscimento istituzionale, a livello regionale, della rete dei Centri Emostasi e Trombosi. Un passaggio che garantirebbe maggiore continuità assistenziale, riduzione delle complicanze e della mortalità, oltre a un contenimento dei costi sociali legati alle patologie tromboemboliche.
Un contributo decisivo allo sviluppo del Centro è arrivato anche dall’AIPA – Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati, partner strategico nei progetti di telemedicina, nel supporto logistico e tecnologico e nei percorsi multidisciplinari. Tra questi, il programma avviato nel 2015 con Ostetricia e Ginecologia per la gestione delle gravidanze a rischio tromboembolico. «Le alleanze tra professionisti e associazioni di pazienti sono fondamentali per tutelare i bisogni clinici e assistenziali», evidenzia Testa.
Il percorso della dottoressa Testa è stato accompagnato da un gruppo di lavoro ampio e multidisciplinare, fatto di medici, tecnici di laboratorio, infermieri e personale ausiliario.
“Siamo stati una bellissima équipe, fondata sul rispetto reciproco, professionale e umano. Mi mancheranno”, conclude.

Le patologie trombotiche
Nel territorio cremonese l’incidenza annua delle patologie trombotiche è di circa un nuovo caso ogni 1.000 abitanti. Il Centro Emostasi e Trombosi dell’Ospedale di Cremona, oggi guidato dalla dottoressa Oriana Paoletti, rappresenta un punto di riferimento per diagnosi, cura e prevenzione. Ogni anno segue circa 6mila pazienti in terapia anticoagulante e accoglie 250 nuovi casi di tromboembolismo.
Attivo da oltre vent’anni, il Centro opera in stretta collaborazione con gli altri specialisti dell’ASST di Cremona ed è inserito nella rete nazionale dei Centri Emostasi e Trombosi, in collegamento con le principali società scientifiche del settore.
Un’eredità costruita nel tempo, fatta di servizi, competenze e relazioni, destinata a continuare a produrre valore per la sanità cremonese e per i cittadini.