I carabinieri forestali di Cremona hanno vigilato sul ripristino di una strada abusiva realizzata in area vincolata vicino al Po: il titolare di un’impresa agricola è stato denunciato e obbligato ad effettuare i lavori di ripristino ambientale.
Strada abusiva
Tra il 2021 e il 2024, in un’area prossima al Fiume Po vincolata dal punto di vista paesaggistico, è stata realizzata una strada asfaltata (foto di copertina: la strada prima e dopo il ripristino) in totale difformità dalle norme regionali e nazionali. Come riportato in un comunicato stampa, la scoperta è avvenuta grazie ai controlli del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Cremona, che hanno poi monitorato il corretto ripristino dello stato dei luoghi.
Nel 2024, a seguito di una segnalazione specifica, i carabinieri forestali hanno avviato un’indagine per accertare le responsabilità nella costruzione illegale. Le indagini hanno incluso sopralluoghi, analisi fotografiche e l’utilizzo di immagini satellitari, rivelando un tracciato stradale di circa 800 metri, parzialmente realizzato su una vecchia strada interpoderale e ricoperto con uno spesso strato di conglomerato bituminoso.
Un denunciato
Dall’attività investigativa è emerso che l’opera era riconducibile a un’impresa agricola, il cui titolare è stato denunciato alla Procura di Cremona per violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio (art. 181 co.1 D.Lgs. 42/2004) e del Testo Unico dell’Edilizia (art. 44 co.1 lett. c DPR 380/2001), con pene che prevedono l’arresto fino a due anni e sanzioni pecuniarie tra 15.493 e 51.645 euro. Si ricorda che si tratta di fatti ancora in attesa di giudizio e che gli indagati godono della presunzione di innocenza.
Oltre alle conseguenze penali, l’impresa ha ricevuto una sanzione amministrativa di 1.066 euro per violazioni delle norme regionali a tutela dell’ambiente e del demanio.
Ripristino del paesaggio
La normativa paesaggistica obbliga il ripristino dello stato dei luoghi a carico del trasgressore. Su ordinanza dell’autorità amministrativa, l’impresa ha dovuto rimuovere completamente la strada e gestire circa 1.200 tonnellate di rifiuti prodotti durante i lavori di ripristino.
I carabinieri forestali hanno vigilato attentamente affinché tutte le operazioni rispettassero le norme, garantendo che l’area ritornasse alle condizioni originali.
L’importanza del vincolo paesaggistico
Il vincolo paesaggistico tutela beni immobili e aree di pregio, permettendo interventi edilizi solo compatibili con il contesto. Lo scopo è preservare il valore ambientale e paesaggistico per le generazioni future, mitigando l’impatto di infrastrutture o costruzioni senza impedirne completamente la realizzazione.