Traditi dalle telecamere di videosorveglianza, sono stati fermati e poi denunciati e arrestati dopo il furto messo in atto all’interno del comune di Bagnolo Cremasco. È questo ciò che è accaduto a un 28enne – arrestato, senza fissa dimora, pluripregiudicato e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza – e a un secondo malvivente, denunciato in stato di libertà, nella giornata del 9 novembre 2025.
Il furto
L’allarme è scattato nel pomeriggio di domenica, intorno alle 18:30, quando il titolare di un’azienda di Bagnolo Cremasco ha visto dalle telecamere due persone introdursi nel magazzino. La pattuglia ha raggiunto il posto e ha intercettato due uomini con zaini in spalla, in fuga verso i campi. Fermati dopo un breve inseguimento, non avevano nulla addosso, ma nei due zaini abbandonati c’erano 78 barre di rame, per un valore di circa 1.200 euro.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Crema – intervenuti sul posto – i due avrebbero danneggiato il sistema d’allarme, tagliato il telone di una tensostruttura e portato via il materiale. Le immagini delle riprese delle telecamere di videosorveglianza hanno confermato il tutto e il titolare ha poi sporto denuncia e riconosciuto la refurtiva, la quale è stata restituita dopo gli accertamenti di rito.
Entrambi privi di documenti per attestare la propria identità sono stati accompagnati nella caserma di Crema e fotosegnalati.
Scatta l’arresto
Il 28enne è stato quindi arrestato per furto aggravato e trattenuto nelle camere di sicurezza fino al giorno seguente, in cui è stato accompagnato nel Tribunale di Cremona dove il giudice ha convalidato l’arresto, applicando la misura della custodia cautelare in carcere e rinviando l’udienza al 10 gennaio 2026. Il secondo malvivente è stato invece denunciato in stato di libertà.
Nei confronti del 28enne però, a seguito dei dovuti accertamenti, è emerso che a suo carico pendeva un ordine di carcerazione per una condanna a due anni e due mesi per un furto commesso a Crema nel mese di ottobre 2021. La sentenza, definitiva dal 2023, non era mai stata eseguita. Il provvedimento gli è stato notificato in caserma.