I Carabinieri della Stazione di Romanengo hanno denunciato per truffa un uomo di 41 anni, residente in provincia di Catania e pregiudicato, riuscendo a bloccare in tempo un bonifico da 35mila euro e a restituire la somma alla vittima.
La truffa
Lo scorso giugno, una donna della zona ha ricevuto sul cellulare un messaggio sospetto, apparentemente inviato da una nota società di pagamenti digitali, che la invitava a contattare il servizio clienti per un presunto pagamento da 1.500 euro.
Poco dopo, è stata contattata da un falso operatore, che le ha riferito che il suo conto bancario era sotto indagine da parte di un ufficio antifrode e che sarebbe stata contattata anche dai Carabinieri. La donna ha poi ricevuto la chiamata dal presunto carabiniere, da un numero clonato, durante la quale le è stato ordinato di trasferire i suoi risparmi su un conto sicuro.
Successivamente, un presunto agente della polizia postale le ha fornito un Iban e l’ha convinta a effettuare immediatamente un bonifico da 35mila euro. Spaventata, si è recata in banca e ha eseguito il trasferimento. Su indicazione dell’interlocutore, si è poi recata presso la caserma di Cremona per denunciare la banca, ma lì ha scoperto di essere stata vittima di una truffa. A quel punto ha sporto denuncia presso i Carabinieri di Romanengo.
Indagini e restituzione
I militari hanno avviato le indagini immediatamente, contattando il vero ufficio antifrode della banca. Accertata la causale inverosimile e l’importo elevato, il bonifico è stato bloccato e il denaro restituito alla vittima.
Le verifiche hanno permesso di risalire all’intestatario del conto destinatario del bonifico: il 41enne catanese, che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.