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Scoperti 37 lavoratori irregolari in provincia di Cremona: maxi-sanzioni ai datori di lavoro

Scattate anche 13 segnalazioni all’Ispettorato del Lavoro per la sospensione delle attività

Scoperti 37 lavoratori irregolari in provincia di Cremona: maxi-sanzioni ai datori di lavoro

La Guardia di Finanza di Crema ha scoperto 37 lavoratori irregolari in provincia di Cremona, di cui 26 in nero, sanzionando 23 datori di lavoro per oltre 54mila euro. Contestati anche pagamenti in contanti per oltre 68mila euro e segnalate 13 attività per la sospensione.

Lavoratori in nero

La Guardia di Finanza di Crema, sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Cremona, ha intensificato i controlli sul territorio a partire da gennaio 2025. L’attività ha portato all’individuazione di 37 lavoratori irregolari: 26 completamente in nero e 11 con contratti non conformi alla normativa vigente.

Le violazioni

Le verifiche, condotte anche in occasione di manifestazioni e iniziative pubbliche in provincia, hanno evidenziato numerose irregolarità. In particolare, i datori di lavoro sanzionati non avevano effettuato le comunicazioni obbligatorie ai Centri per l’impiego, né rispettato gli obblighi previsti per i contratti a chiamata. In diversi casi, inoltre, sono emerse registrazioni false o mancanti sul Libro unico del lavoro, protratte per oltre un anno.

Le sanzioni

Al termine degli accertamenti, 23 datori di lavoro sono stati multati per un totale di oltre 54mila euro. Parallelamente, sono scattate 13 segnalazioni all’Ispettorato del Lavoro per la sospensione delle attività, in applicazione dell’articolo 14 del Decreto legislativo 81/2008, visto che la percentuale di lavoratori in nero superava la soglia del 10%.

Stipendi pagati in contanti

Le Fiamme Gialle hanno inoltre controllato le modalità di erogazione delle retribuzioni, riscontrando in più casi pagamenti in contanti non conformi alla legge. Per queste violazioni sono state applicate ulteriori sanzioni per un importo superiore a 68mila euro.

L’operazione conferma l’attenzione della Guardia di Finanza verso il contrasto al lavoro nero e alle forme di sfruttamento che ne derivano. Un fenomeno che, oltre a danneggiare i lavoratori, altera la concorrenza tra le imprese e priva lo Stato di risorse economiche fondamentali.