ECONOMIA

Cremona tra le province lombarde più dinamiche: segnali di crescita nel secondo trimestre 2025

Nonostante l’incertezza globale, le imprese cremonesi mostrano resilienza e dinamismo, trainando il territorio rispetto a Pavia e Mantova

Cremona tra le province lombarde più dinamiche: segnali di crescita nel secondo trimestre 2025

Cremona registra nel secondo trimestre 2025 una crescita della produzione, del fatturato e degli ordini interni. Le imprese locali, prevalentemente PMI orientate all’export, continuano a puntare su innovazione e internazionalizzazione nonostante l’incertezza economica globale.

Cremona, segnali di crescita nel secondo trimestre 2025

Cremona conferma nel secondo trimestre 2025 un andamento positivo dell’attività economica, in controtendenza rispetto alla vicina Pavia. I dati elaborati dal Servizio Promozione e Informazione Economica della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia evidenziano come la produzione cremonese cresca dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, accompagnata da un incremento degli ordini interni (+7,6%) e del fatturato totale (+2%).

Gli ordini esteri, tuttavia, registrano un lieve calo (-2,4%), segnalando come l’export rimanga un fronte delicato per le imprese locali.

Il quadro provinciale

Relativamente alla provincia di Cremona, considerando le variazioni tendenziali della produzione, quindi con confronto allo stesso periodo del 2024, il territorio vede una crescita del +1,6%. Sempre tenendo presente le variazioni tendenziali, si evidenzia una ripresa degli ordini interni (+7,6%) e del fatturato totale (+2%), mentre emerge un calo degli ordini esteri (-2,4%).

Per quanto concerne le aspettative per il terzo trimestre del 2025, per gli imprenditori cremonesi prevale un sentiment positivo per domanda esterna, occupazione e fatturato, mentre maggiori incertezze emergono per la produzione e la domanda interna.

Nel secondo trimestre 2025 risulta in ripresa anche il comparto artigianale della provincia di Cremona: la produzione registra un aumento tendenziale del +1,5, così come emerge segno più per il fatturato (+1), mentre in sofferenza risultano gli ordinativi totali (-0,7%). Le aspettative per il terzo trimestre del 2025 sono prevalentemente di incertezza, con valori negativi per tutti gli indicatori.

Il quadro regionale

Analizzando il territorio regionale nel suo complesso, la Lombardia vede una ripresa della produzione manifatturiera, pari al +0,6%, così come risultano in crescita gli altri indicatori: fatturato (+1,4%), ordini interni (+1,1%) e ordini esteri (+2,2%). Nel dettaglio delle attività economiche, relativamente alla media regionale, nel periodo aprile-giugno del 2025 emerge un andamento per lo più di ripresa dei vari comparti: aumenti superiori alla media si registrano per i minerali non metalliferi, le pelli-calzature, l’abbigliamento, la chimica, gli alimentari e la siderurgia.

Valori positivi anche per il legno-mobilio e la meccanica. In contrazione, invece, i mezzi di trasporto, il tessile, la gomma-plastica e la carta-stampa. Per quanto concerne le aspettative per il terzo trimestre del 2025, per gli imprenditori lombardi emerge complessivamente un sentiment negativo per tutti gli indicatori, con la sola eccezione dell’occupazione.

Sul fronte dell’artigianato lombardo la produzione registra un +0,3%; segno più anche per gli ordinativi esteri (+3,8% e il fatturato (+0,4%), mentre gli ordinativi interni si collocano in territorio negativo con un -0,2%. Le aspettative degli artigiani lombardi per i mesi estivi del 2025, vedono complessivamente un sentiment di incertezza, soprattutto sul fronte della produzione, della domanda interna e del fatturato.

“Cremona e Mantova confermano segnali di ripresa, in continuità con l’inizio dell’anno, mentre Pavia mostra ancora qualche difficoltà”, commenta il Presidente della Camera di Commercio Gian Domenico Auricchio.

Il clima di incertezza, sottolinea Auricchio, è alimentato non solo dalla stagnazione industriale, ma anche da conflitti internazionali e dinamiche macroeconomiche globali instabili. Nonostante questo, le imprese cremonesi, prevalentemente piccole e medie e orientate all’export, continuano a mostrare resilienza. La Camera di Commercio sostiene il tessuto imprenditoriale attraverso programmi di internazionalizzazione, transizione digitale e ambientale e accesso a strumenti finanziari mirati.